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Mafia, il Cannizzaro di Catania rescinde con Colocoop | Cantaro: “Preveniamo il rischio di infiltrazione criminale”

Il commissario dell’ospedale Cannizzaro di Catania, Salvatore Paolo Cantaro, ha disposto il recesso dal contratto con l’Ati di cui è capofila il Consorzio lombardo cooperative, che gestisce il servizio di ausili nell’ospedale, dopo la notifica dell’informazione antimafia interdittiva della Prefettura di Milano per la Colocoop. La revoca non comporta l’automatica cessazione del servizio, in attesa che l’appalto venga assegnato a una nuova impresa.

Il decreto fa seguito alla richiesta di approfondimenti inviata a novembre dallo stesso commissario dell’Azienda che aveva chiesto alla Prefettura di Milano una nuova certificazione antimafia della Colocoop, alla luce delle notizie sull’inchiesta della Dda di Napoli su appalti per le pulizie nell’Asl di Caserta, nella quale la cooperativa risultava coinvolta. Per questo Cantaro aveva scritto anche alla Procura di Napoli, alla Prefettura e alla Procura di Catania. Acquisita, il 28 aprile, la comunicazione prefettizia, ieri Cantaro ha informato la Presidenza e l’assessorato alla Salute della Regione Siciliana, la Prefettura e il Centro per l’impiego di Catania di avere attivato il procedimento di recesso dal contratto. La delibera è stata adottata stamattina.

“Abbiamo dato pieno e tempestivo seguito al decreto del Prefetto di Milano – spiega Cantaro – che, come misura di prevenzione del rischio di infiltrazione criminale, prevede anche la revoca di appalti pubblici. Al contempo, l’ospedale ha il dovere di garantire la continuità dell’assistenza, senza pregiudicare la regolare erogazione dei servizi nei reparti, nel rispetto degli obblighi di legge. In tal senso l’Azienda si è attivata per perfezionare gli atti amministrativi conseguenti e comunicherà tempestivamente la data di effettiva cessazione del servizio dell’attuale contraente”.

Redazione

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