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Muore solo in cella, la famiglia chiede giustizia | La sorella di Daniele Sparti: “Era abbandonato”

Resta ancora sotto sequestro la cella del carcere di Giarre nella quale il 25 aprile è morto Nicola Daniele Sparti, 34 anni, il detenuto che a brevissimo avrebbe dovuto lasciare la struttura penitenziaria per una incompatibilità con la detenzione.

La magistratura adesso vuole vederci chiaro: Sparti è morto per arresto cardio-circolatorio dovuto ad un soffocamento. Ecco perché si moltiplicano i dubbi sulla morte, diventando ancora più inquietanti a partire dall’assenza del ventilatore che avrebbe dovuto aiutare la respirazione di Daniele Sparti, affetto da apnea per i suoi 150 chili di peso.

La sorella del detenuto morto in carcere, Anna Maria adesso s’interroga. “Per quale motivo la sera del decesso di mio fratello era da solo in cella. Voglio sapere perché non c’era con lui un compagno che magari avrebbe potuto chiamare aiuto. Per otto mesi ho lottato affinché Daniele fosse scarcerato: era stato dichiarato incompatibile con il carcere eppure in tutto questo tempo nessuno si è mosso affinché fosse liberato”.

La mamma di Daniele, Agata Peri che 12 anni fa ha perso un altro figlio in un incidente non si dà pace. ”Avevo incontrato Daniele il giorno prima di morire, e lui – spiega – continuava a ripetermi che stava un po’ meglio, lo diceva forse perché temeva di non potere essere scarcerato, sperava in quel giorno che non è mai arrivato. Me l’hanno restituito dentro una bara…”.

In attesa della tumulazione di suo fratello, Anna Maria Sparti chiede che sia fatta giustizia.  “Voglio che sia fatta giustizia sino in fondo – dice – voglio conoscere le responsabilità  del direttore sanitario, dell’assistente sociale, di tutti quelli che dovevano intervenire e non lo hanno fatto”.

L’inchiesta della magistratura, coordinata dal Pm Angelo Brugaletta, al momento non ha iscrizioni sul registro degli indagati. Il legale della famiglia Sparti, l’avvocato Enzo Merlino ha chiesto al Tribunale del Riesame la trasmissione degli atti alla Procura per verificare la condotta da parte dell’Asp di Giarre che dopo la decisione sull’incompatibilità carceraria di Sparti avrebbe dovuto trovare una comunità nella quale  ricoverarlo.

Redazione

Si24 è un quotidiano online di cronaca, analisi, opinione e approfondimento, fondato nel 2013 e con sede a Palermo. Il direttore responsabile ed editore è Maria Pia Ferlazzo.

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