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Pisa, niente alcolici all’aperto dopo le 22 | Il divieto contro la movida della città universitaria

Una delle città più famose di Italia, piena di universitari e con una delle movide più attive del Paese, adesso cambia registro, almeno fino al 30 lugli0. Il comitato per l’ordine e la Sicurezza della città oggi ha reso ancora più restrittivo il decreto emesso al Prefetto di Pisa Francesco Tagliente: se fino ad adesso ci si poteva sedere sulle “spallette”, i muretti che danno sull’Arno, e bere una birra con gli amici dentro i contenitori di plastica, ora nessuno è più autorizzato a sorseggiare alcol nei luoghi pubblici.

Il divieto di detenzione in luogo pubblico di bevande alcoliche, in qualsiasi contenitore, scatterà dalle 22 e sarà in vigore dal 15 maggio al 30 luglio, tutte le notti di giovedì, venerdì, sabato e giorni festivi e prefestivi, fino alle 6 del mattino. Ad essere toccati dalla nuova ordinanza, che al momento è provvisoria ma sembrerebbe poter essere il preludio a qualcosa di definitivo, tutti gli esercizi commerciali che vendono bevande, dai pub ai kebab ai distributori automatici. Il divieto però non è solo per i venditori ma anche per chi usufruisce degli alcolici.

Tra i vicoli di Pisa e all’ombra della Torre pendente dunque sarà un inizio estate non all’aperto: tra i luoghi coinvolti ci sono piazza Duomo, piazza dei Cavalieri, piazza delle Vettovaglie, i Lungarni, via Crispi e la piazza della Stazione. Proprio lì sono spesso accaduti in passato incidenti a causa di persone ubriache: nel tentativo di controllare un fenomeno che potrebbe diventare pericoloso, al momento viene vietato a tutti di bere in pubblico, proprio come avviene già a Bologna e Firenze.

Già a gennaio 2013 il Comune di Pisa aveva provato a vietare la vendita di bevande alcoliche dopo le 21,15 ma l’ordinanza fu sospesa e annullata dal Tar. A Pisa era possibile bere all’aperto utilizzando però bicchieri di plastica e nessun supporto in vetro, come succede a Milano. L’ordinanza del prefetto adesso aggira l’ostacolo permettendo la vendita ma non l’asporto degli alcolici fuori dai negozi o dai locali nelle vie centrali frequentate dai giovani.

Alessia Bellomo

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  • complimenti per la furbizia, nonché per il contributo al livello di pubblica moralità: molto meglio ubriacarsi da soli in casa (e magari, poi, suicidarsi) che passeggiare con gli amici facendo quattro chiacchiere. Bravo il comune di Pisa! Anzi, bravissimo!

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Alessia Bellomo
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