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Il Catania ha fatto il suo dovere, ma l’ha fatto troppo tardi

L’unico pronostico difficile da azzeccare era proprio Bologna-Catania, il resto ampiamente prevedibile nel più classico dei finali all’italiana. Il Catania retrocede matematicamente pur vincendo il match del Dall’Ara che era considerato un vivere o morire. Alla fine sono morte entrambe le squadre protagoniste della sfida di Bologna perchè è il risultato di Cagliari, con il successo in esterna del Chievo, a spedire etnei e felsinei in Serie B. Retrocesso anche il Livorno sconfitto in casa dalla Fiorentina.

Il Catania ha fatto il suo dovere, l’ha fatto troppo tardi quando non era più padrone del proprio destino, quando gli incroci di fine stagione sono prevedibili come una pioggia preceduta da un cielo plumbeo: può non piovere, ma quasi sempre le gocce scendono giù. Il calcio italiano raramente regala sorprese e scossoni quando i giochi sono fatti.

Pellegrino è riuscito nell’impresa di smarcare la casella delle vittorie esterne, non in quella di salvare il Catania anche se è giusto specificare che il giovane tecnico ha preso in mano le redini della squadra quando tutto sembrava compromesso.

Al Dall’Ara i rossazzurri passano in vantaggio con Monzon e vanno al riposo avanti di uno. Nella ripresa il Bologna riacciuffa il pari, ma era già arrivato il gol di Dainelli a Cagliari che ha aperto le porte del paradiso al Chievo. C’è ancora spazio, però, per l’onore delle armi e per il gol di Bergessio che regala la prima vittoria in esterna della stagione.

Rimarrà per sempre il rimpianto di saper come sarebbe andata a finire se la scossa fosse arrivata qualche settimana prima. Il tempo dei processi è già iniziato.

Francesco Lamiani

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Francesco Lamiani
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