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Immigrazione, nuova tragedia al largo di Lampedusa: le reazioni

“Ci sono stati molti morti vicino alla Libia, le nostre navi sono lì a recuperare morti e a soccorrere i vivi: l’Europa non ci sta aiutando. Si faccia carico di accogliere i vivi”. Così il ministro dell’Interno Angelino Alfano dopo l’ennesima tragedia nel Mediterraneo. ”A chi in Italia ci attacca perché facciamo il soccorso ed evitiamo i morti, noi chiediamo, di fronte a questi altri morti, di passarsi una mano sulla coscienza”. Il ministro dell’Interno ha risposto così a chi, soprattutto dalla Lega e da Forza Italia, contesta le politiche del governo sull’immigrazione.

“La nuova tragedia di migranti nel Mediterraneo impone un intervento immediato e incisivo dell’Unione europea”. Lo dice Renato Soru, candidato Pd nella circoscrizione Isole per il Parlamento europeo. “L’operazione Mare Nostrum – spiega l’ex governatore sardo – ha molti meriti avendo soccorso in questi mesi migliaia di migranti in fuga ma è evidente che non è sufficiente a sottrarre i profughi dalle mani di bande criminali interessate al traffico di esseri umani”.

Su contrasto al traffico di migranti e immigrazione c’è ancora “un deficit di cooperazione” a livello europeo e internazionale. “Ci attendiamo un segnale forte, serve un salto di qualità”. Così il ministro della Giustizia Orlando nell’incontro bilaterale col Direttore Esecutivo dell’United Nations office on drugs and crime, Fedotov.

Il vertice si è svolto subito dopo i lavori della 23esima sessione della Commissione delle Nazioni Unite per la prevenzione del crimine e la giustizia penale che si sono svolti nella sede dell’Onu di Vienna, nel corso della quale il guardasigilli ha presentato una proposta di risoluzione contro il traffico di migranti. E su questo stesso tema Orlando è tornato poi nel corso del colloquio con Fetodov, al quale ha ribadito l’importanza dell’approvazione della risoluzione italiana, ricordando il “deficit di cooperazione”, sia a livello europeo che internazionale, che ancora esiste in materia: “Anche oggi dobbiamo fare i conti con un tragico bilancio”, ha detto il ministro riferendosi alle drammatiche notizie arrivate da Lampedusa. “Questo è un tema decisivo per l’Italia, ci attendiamo un segnale forte, serve subito un salto di qualità complessivo rispetto ad un’emergenza che non può riguardare solo l’Italia”. Fedotov, nel ringraziare il ministro Orlando per l’attenzione che ha voluto riservare con la sua presenza ai lavori della Commissione Crimine, ha assicurato al ministro il suo impegno per favorire l’adozione delle due risoluzioni presentate dall’Italia.

“Il naufragio di oggi, di cui non abbiamo ancora contezza precisa sul numero di morti, impone – incalza Soru – l’accelerazione alla proposta più volte lanciata dal sindaco di Lampedusa, Giusi Nicolini, argomentata dal senatore Luigi Manconi e sostenuta dal Partito Democratico, di un impegno diretto dell’Ue attraverso la presa in carico nei porti di partenza di queste rotte migratorie nel Nord Africa di quei richiedenti asilo e profughi in generale che possano fare richiesta di accoglienza verso qualunque paese europeo vogliano raggiungere, compresa l’Italia”. “Solo così – conclude il candidato – sarà possibile spezzare la spirale che sottopone i migranti ai pericoli gravissimi che affrontano nella navigazione verso l’Europa e allo sfruttamento criminale delle bande degli scafisti”.

“È sempre più urgente che il Governo si doti di una strategia di intervento di lungo periodo che faccia uscire il nostro paese dalla logica dell’emergenza in fatto d’immigrazione”: così Federica Giannotta, della Fondazione Terre des Hommes Italia, commenta il naufragio di un barcone con 400 migranti a bordo. “È fondamentale, come ha giustamente ribadito anche il sindaco di Lampedusa Giusi Nicolini, che si attivino al più presto corridoi umanitari che permettano l’ingresso autorizzato dei migranti, in particolare i minori, in fuga dalle guerre”. Venerdì scorso l’organizzazione aveva rivolto al presidente del Consiglio, Matteo Renzi, un appello. “A Renzi, nella nostra lettera aperta – spiega Giannotta – chiediamo che si faccia promotore durante il semestre di presidenza europeo di una modifica del ‘Sistema Dublino’ che porti all’armonizzazione delle procedure di accoglienza nei Paesi Ue, partendo dal principio che tutti i minori migranti devono poter trovare protezione sin dal loro primo arrivo in Europa e poter circolare in modo regolare sul territorio dell’Ue”. “Non possiamo più ammettere che i migranti, tra i quali troppi bambini, muoiano ancora nel Mediterraneo perché non esiste per loro un modo legale per raggiungere l’Europa” prosegue Giannotta, che ricorda come le richieste di Terre des Hommes siano “nate dall’esperienza sul campo nei centri di accoglienza dei minori migranti a Lampedusa e Siracusa e dall’ascolto delle richieste dei ragazzi migranti, giunti in Italia dopo una fuga da povertà, conflitti e violenze, desiderosi di intraprendere un nuovo percorso di vita”.

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Si24 è un quotidiano online di cronaca, analisi, opinione e approfondimento, fondato nel 2013 e con sede a Palermo. Il direttore responsabile ed editore è Maria Pia Ferlazzo.

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