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Uccisa una fotoreporter francese in Centrafrica | Camille voleva raccontare i “conflitti dimenticati”

Da due anni Camille Lepage raccontata la profonda crisi della Repubblica Centrafricana: la fotoreporter francese è morta proprio lì, in quella terra che aveva imparato ad amare e che voleva far amare al mondo. Il suo corpo senza vita è stato trovato da una pattuglia francese nella regione di Bouar.

La morte della fotoreporter francese è stata annunciata dall’Eliseo: la ragazza, appena 26 anni, probabilmente è stata uccisa in una delle sanguinosissime sparatorie degli ultimi giorni. Il ministero degli esteri francese Laurent Fabius ha assicurato che sarà “fatta piena luce sulle circostanze della morte della nostra concittadina” e che non “ci può essere impunità per quelli che, attraverso i giornalisti, se la prendono con la libertà fondamentale di informare e di essere informati“.

Le foto di Camille hanno fatto il giro del mondo e dei giornali. Si era laureata in giornalismo in Inghilterra e dal 2012 ha lavorato a lungo nel Sud Sudan: il New York Times l’aveva scelta per un prestigioso seminario sul paese. Voleva documentare “i conflitti dimenticati”: era una reporter coraggioso e stava diventando esperta. La sua vita si è spezzata troppo presto nel tentativo di narrare un mondo lontano dall’Occidente ma dietro l’angolo.

Alessia Bellomo

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Alessia Bellomo
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