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Sicilia, ancora un rinvio per la manovra salva stipendi | Crocetta: “Opposizione al popolo siciliano non al governo”

La manovra salva stipendi della Regione siciliana, dopo lo stop di ieri imposto per la visita del premier Matteo Renzi, si ferma del tutto e dovrà tornare all’analisi della Commissione Bilancio dell’assemblea. A causare lo stop il voto espresso dall’Ars sul nuovo testo proposto dall’assessore all’economia Roberto Agnello. La riscrittura si era resa necessaria per reperire i 100 milioni utili per i Comuni siciliani e che non arriveranno dal nuovo mutuo. La nuova manovra torna a prevedere l’uso dei risparmi del settore della sanità una copertura già contestata in passato e al centro di numerose polemiche.

Giunto in aula il maxi emendamento è stato immediatamente contestato dalle opposizioni che hanno chiesto di inviare nuovamente in Commissione la manovra per l’analisi della coperture. Lo scontro è durato pochi minuti e si è concluso con un voto che ha visto la maggioranza andare nuovamente sotto. La manovra si blocca, dunque, e i dipendenti che attendevano gli stipendi non li riceveranno neanche a Maggio, possono solo sperare di riceverli a giugno quando, però, la medesima manovra esaurirà i suoi effetti visto che la copertura che ancora si cerca basterà solo fino a luglio.

“Rammarico profondo per il rinvio in commissione del provvedimento salva stipendi. È un’indecenza e un’opposizione grave non al governo ma al popolo siciliano. Il governo non c’entra nulla”: dura la reazione le presidente Rosario Crocetta:  “Avevamo già presentato una manovra a febbraio – ha detto Crocetta – Poi, ecco ritardi intollerabili. È finita l’epoca in cui bisogna perdere quattro mesi per approvare gli stipendi. La gente sa che ci sono gruppi favorevoli a questo e gruppi che sono contrari. Quando si rinvia di quindici giorni la commissione, e poi si va in Aula a parlare per ore. Passerà almeno un altro mese. Avrei voluto vedere se si fosse trattato degli stipendi dei deputati. Chiedo la mobilitazione dei siciliani”.

Ci hanno detto che, se avessimo tolto il mutuo, avrebbero approvato la manovra – ha aggiunto Crocetta – Noi abbiamo cercato un’altra risorsa: il risparmio nella Sanità. E ci hanno detto di no. Hanno detto di no anche agli interventi per la Protezione civile. Se succede un disastro, non abbiamo i fondi”.

Redazione

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