Categorie: Elezioni Europee 2014

Europee 2014, 5 leader per la Commissione Ue | Ma la maggior parte degli elettori non li conosce

Cinque partiti europei, in corsa per il rinnovo del Parlamento di Bruxelles, hanno annunciato i loro candidati alla presidenza della Commissione. Un tentativo di politicizzare un dibattito e un voto che fa i conti con la diffidenza della popolazione dei 28 Paesi nei confronti di un’Istituzione avvertita come sempre più estranea e a tratti addirittura, in un periodo di crisi globale, nemica degli interessi nazionali.

Praticamente, per la prima volta nella storia delle elezioni europee, tenendo conto di quanto stabilito dal Trattato di Lisbona entrato in vigore nel 2009, per la nomina della Commissione europea bisognerà tenere conto del risultato emerso dalle urne. Tenendo conto dei risultati che emergeranno dalle urne, i capi di Stato o di governo degli Stati membri proporranno il proprio candidato alla carica di presidente della Commissione, che dovrà presentare al neo Parlamento i propri orientamenti politici. Per essere approvato, il candidato deve ottenere il voto della maggioranza assoluta dei deputati, cioè 376 su 751.

I Popolari (Ppe) hanno indicato Jean-Claude Juncker, ex premier del Lussemburgo; i socialisti vorrebbero eleggere Martin Schulz, attuale presidente del Parlamento europeo; i parlamentari dell’Alde (Alleanza dei Democratici e dei Liberali per l’Europa) hanno scelto Guy Verhofstadt, ex premier belga; la Sinistra europea ha lanciato il leader del partito greco Syriza, Alexis Tsipras; infine, i verdi hanno proposto un duo, José Bové e Ska Keller: il primo è il sessantenne leader dei ‘no global’ francesi; la seconda, tedesca, è il volto degli ambientalisti del paese di Angela Merkel.

Sulla base di alcuni sondaggi nazionali, il leader dei Popolari, Jean-Claude Juncker, sarebbe davanti al socialista Martin Schulz per succedere a José Manuel Barroso. Il liberaldemocratico Guy Verhofstadt è in terza posizione davanti alla sinistra radicale di Alexis Tsipras. Seguono gli euroscettici davanti ai verdi.

Risultati che sono soltanto parzialmente attendibili, poiché le stesse rilevazioni hanno dimostrato che tre elettori su cinque non hanno mai sentito nominare nessuno dei candidati.

Maria Teresa Camarda

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Maria Teresa Camarda
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