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Crisi del gas tra Russia e Ucraina | L’Europa rischia di rimanere a secco

Non si è risolta la controversia tra Russia ed Ucraina sul prezzo del gas. Infatti, come primissima conseguenza della fallita trattativa Gazprom ha chiuso i rubinetti del gas all’Ucraina. Arriva direttamente dal ministro dell’Energia di Kiev l’annuncio che le forniture sono state interrotte. Il titolare del dicastero dell’Energia del governo ucraino ha confermato che comunque continueranno ad arrivare le forniture di gas verso il resto d’Europa.

“Voglio sottolineare che da parte ucraina – spiega il ministro Yuti Prodan – siamo pronti ad affrontare questa situazione. Oggi – sottolinea – siamo in grado di assicurare le forniture di gas per gli utenti ucraini e assicureremo egualmente il transito di gas verso i Paesi europei”. La società russa Gazprom pretendeva il pagamento di due miliardi di dollari in arretrato da Kiev. Ma i due contraenti non sono riusciti a raggiungere l’intesa sul prezzo unitario per mille metri cubi di gas.

 “L’Ucraina ha rifiutato le nostre proposte. Lo interpretiamo come un atteggiamento assolutamente non costruttivo – spiega il ministro dell’Energia russo, Alexander Novac – in rapporto al contratto già firmato ed in vigore sin dal 2009” . Le tariffe chiesta da Mosca è di 485 dollari ogni mille metri cubi, mentre per Kiev il prezzo da raggiungere è quello pre crisi: ossia 280 dollari per 1.000 metri cubi.

 

Redazione

Si24 è un quotidiano online di cronaca, analisi, opinione e approfondimento, fondato nel 2013 e con sede a Palermo. Il direttore responsabile ed editore è Maria Pia Ferlazzo.

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