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Magherini, la preoccupazione di Amnesty | “Atti idonei ad alterare il corso delle indagini”

Il direttore generale di Amnesty International Italia, Gianni Rufini, ha scritto al ministro dell’Interno Angelino Alfano “segnalando le preoccupazioni in ordine alle indagini sulla morte di Riccardo Magherini“, il 3 marzo a Firenze, mentre veniva arrestato dai carabinieri.

“Secondo quanto denunciato dai familiari di Magherini – spiega Amnesty – nei momenti successivi alla morte di Riccardo sarebbero stati posti in essere atti potenzialmente idonei ad alterare il corso delle indagini”.

La famiglia di Riccardo Magherini sta cercando la verità, sospettando che siano state le percosse dei carabinieri, sono quattro i militari indagati, durante l’arresto ad averlo ucciso, anche se l’autopsia sembrerebbe aver imputato la colpa dell’arresto cardiaco all’uso di droghe.

Maria Teresa Camarda

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  • Gentile sig. Ivano Moreno Grisoni, per correttezza le indico il link all'articolo in cui abbiamo dato notizia dell'esito dell'autopsia sul corpo di Riccardo Mogherini https://www.si24.it///2014/05/23/magherini-autopsia-sembra-scagionare-i-carabinieri-ma-la-famiglia-non-si-arrende-ha-sofferto/53228/
    Come vede sono stati i medici legali a parlare di "un meccanismo complesso di tipo tossico, disfunzionale cardiaco e asfittico". Quindi, non comprendo e non condivido i toni del suo commento

  • gentile sig.ra maria teresa camarda ( sempre in minuscolo ) se si fosse informata meglio avrebbe appreso che Riccardo è stato rilevato un valore MOLTO BASSO di cocaina nel sangue 0,4 sicuramente non tale da poter provocare un arresto cardiaco al contrario di quanto suggeritogli dalla sua fonte di notizie. Lo stesso tossicologo Prof. Norelli sarebbe più orientato per l'asfssia dovuta alla posizione prona in cui è stato costretto. Ora che e' al corrente di come stanno le cose mi dia la possibilità di scrivere il suo nome in maiuscolo
    con affetto
    http://www.toscanatv.com/leggi_news?idnews=AA442728

  • il suo post è stato correttamente pubblicato. In quanto alla Camarda, non si preoccupi, ci penso io: CAMARDA (tutto maiuscolo). Con affetto

  • Credo, signora Camarda, che il signor Grisoni le abbia dato altre informazioni, ben diverse da quelle che lei ha raccontato nel post. La cocaina nel sangue di Riccardo c'era, ma i suoi valori erano talmente bassi da non poter assolutamente provocarne la morte. Credo che forse dovrebbe ammettere di aver avuto notizie del tutto sbagliate e chiedere scusa ai lettori e soprattutto a Riccardo Magherini.

  • Mi domandavo perchè in spiaggia ci sono sempre un lettino e uno sdraio sotto l'ombrellone ,lei mi ha fornito la risposta...con affetto

  • Mi domandavo perchè in spiaggia ci sono sempre un lettino ed uno sdraio sotto un ombrellone ,lei direttore mi ha fornito la risposta, Con affetto

  • Le cause della morte, secondo l'autopsia, sono ”legate a un meccanismo complesso di tipo tossico, disfunzionale cardiaco e asfittico”. E la cocaina in corpo c'era, anche se in basse quantità. Magari non talio da provocarne la morte ma da indebolirlo, magari tali da renderlo incapace di contenersi di fronte all'arrivo dei carabinieri. Lei c'era sig. maleducato quella sera? No. E non c'era nemmeno la sig. Maria Teresa Camarda, che sta soltanto facendo il suo lavoro con i dati a sua disposizione e senza mai schierarsi da una parte o dall'altra. Cosa che dovreste fare tutti, perchè sarà la magistratura a decidere. Con buona pace vostra. E complimenti al direttore per essere così attento alla difesa dei suoi giornalisti. Con affetto, anch'i

  • Gentile Sig.ra vincenza la maledudazione trova terreno fertile nella sua ignoranza sui fatti e nella sua arroganza. Con affetto

  • L'ignoranza è un'arma molto pericolosa, soprattutto se male gestita tramite le parole (scritte e diffuse). Gent.mi sig.i vincenza, monastra e camarda, è vero, noi quella notte non eravamo purtroppo con Riccardo, ma sappiamo per certo che i fatti non si sono svolti come descritti nell'articolo sopra pubblicato. Ci sono prove, testimonianze e referti medici che lo dimostrano. E soprattutto abbiamo la consapevolezza di "chi era Riccardo", sentimento che ci porta ed esigere giustizia! Alcune volte basterebbe ammettere un errore......

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Pubblicato da
Maria Teresa Camarda
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