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Papa Francesco visita Cassano sullo Jonio | “I mafiosi non sono in comunione con Dio”

Mai più vittime della ‘ndrangheta, mai più succeda che un bambino debba avere queste sofferenze”: il monito di Papa Francesco è forte, nella sua visita in Calabria. Il pontefice ha scelto Castrovillari e Cassano allo Jonio per la sua visita. Proprio quest’ultimo paesino è quello del piccolo Cocò, il bimbo di tre anni ucciso e bruciato dalle cosche insieme al nonno. A Castrovillari invece, nel carcere, è detenuto il papa di Cocò Campolongo e anche Dudu Nelus, il romeno accusato dell’omicidio del sacerdote di Cassano, don Lazzaro Longobardi.

Proprio al carcere di Castrovillari Francesco ha fatto la sua prima tappa, nella mattina:Prego continuamente per lui, non disperate“, ha detto il Papa ai familiari di Cocò, prima dell’incontro con i 180 detenuti: “In questo modo vorrei esprimere la vicinanza del Papa e della Chiesa ad ogni uomo e ogni donna che si trova in carcere in ogni parte del mondo. Gesù ha detto: “Ero in carcere e siete venuti a trovarmi”” ha ricordato il pontefice sottolineando.

Francesco ha sottolineato “Un vero e pieno reinserimento della persona non avviene come termine di un percorso solamente umano. In questo cammino entra anche l’incontro con Dio, la capacità di lasciarci guardare da Dio che ci ama, che è capace di comprenderci e di perdonare i nostri errori”. Quando la “finalità” del reinserimento dei detenuti “viene trascurata, l’esecuzione della pena degrada a uno strumento di sola punizione e ritorsione sociale, a sua volta dannoso per l’individuo e la società”.

“Il tema del rispetto dei diritti fondamentali dell’uomo e l’esigenza di corrispondenti condizioni di espiazione della pena” è “essenziale e l’attenzione in proposito deve rimanere sempre alta”, ha continuato Bergoglio.

“La ‘ndrangheta è questo: adorazione del male e disprezzo del bene comune. Questo male va combattuto, va allontanato, bisogna dirgli di no”. Lo ha detto il Papa nella omelia della messa celebrata nella Piana di Sibari, davanti a oltre duecentomila persone. Papa Francesco ha aggiunto: “Quelli che non sono in questa strada di bene, come i mafiosi, questi non sono in comunione con Dio, sono scomunicati”. E “la Chiesa – ha sottolineato il Papa – deve spendersi perché il bene possa prevalere”.

Un piccolo imprevisto durante la visita del Papa all’hospice. Il primario del centro di cure palliative, Francesco Nigro Imperiale, su espressa richiesta del Santo Padre gli ha rimosso con una pinzetta un piccolo frammento di legno che gli si era conficcato nel dito medio della mano sinistra. “Un’emozione forte avere tra le mie mani la mano sinistra del Papa”, ha detto il medico. “Non era niente di preoccupante – ha aggiunto – ed alla fine abbiamo messo un cerotto”.

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