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Giuseppe Giangrande promosso maresciallo | “Non devo fare altro che ringraziare e ringraziare”

Migliorano ogni giorno le condizioni di Giuseppe Giandrande il carabiniere ferito da alcuni colpi di arma da fuoco il 28 aprile del 2013 davanti a Palazzo Chigi, nel giorno del giuramento del governo Letta.

Un balzo in avanti lo fa anche la sua carriera. Il comandante provinciale dei carabinieri, Antonio Iannece, lo ha promosso maresciallo. A Montecatone, sulle colline di Imola nel bolognese, sulla carrozzina Giangrande, per la prima volta in pubblico dopo la sparatoria, ha ricevuto il nuovo grado, con accanto la figlia Martina, che non ha mai smesso di stare vicina al padre in questo momento difficile.

Il neo maresciallo Giangrande ha scambiato anche qualche parola con i giornalisti intervenuti e per prima cosa ha voluto ringraziare i medici della struttura riabilitativa, la Montecatone Rehabilitation Institute S.p.A., un centro specializzato nella cura di persone con lesione midollare e/o grave cerebro lesione, che ha inaugurato un nuovo parco attrezzato.

“Voglio ringraziare di cuore tutti gli operatori, dagli oss fino ai primari – ha detto Giangrande –. Le mie condizioni non facevano sperare nulla di buono. Sono contento della solidarietà che c’è stata e che c’è tuttora tra i malati e i loro parenti che li vengono a trovare. Non devo fare altro che ringraziare, ringraziare e ringraziare”.

A parlare è stata anche la figlia Martina: “Nonostante tutto, dopo quel 28 aprile ci sono stati attimi felici, c’è stato il coraggio di essere felici”.

(Foto La Nazione)

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Si24 è un quotidiano online di cronaca, analisi, opinione e approfondimento, fondato nel 2013 e con sede a Palermo. Il direttore responsabile ed editore è Maria Pia Ferlazzo.

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  • Maresciallo Casagrande.trovo una grande stima nei Suoi riguardi e sopratutto aver saputo crescere la Sua Martina.una ragazza eccezzionale
    Ed anche eroina, per come ha saputo comportarsi in momenti cosi tragici.
    Vorrei salutarLa come un grande amico, con affetto Mario
    PS. Sarebbe una chimera poterLa incontrare(dove vuole Lei) Sono di Torino

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