Zuniga non pensa di dovere delle scuse per il fallo di ieri su Neymar. Entrata che è costata al 10 brasiliano la rottura di una vertebra. “Non c’era cattiveria – dice Zuniga alla tv brasiliana- è stata una normale azione di gioco”, con queste parole l’esterno della Colombia ha descritto quanto successo durante il match valido per i quarti di finale del Mondiale di Brasile 2014.
Live scenes from outside Juan Zuniga’s hotel window in Brazil #Neymar pic.twitter.com/MllOpRzDvs
— Reuben Lewis (@rlewisafc) 5 Luglio 2014
“Non c’era cattiveria – ripete alla stampa il giocatore colombiano -non voleva essere cattiva: si è trattato di un’azione normale di gioco. Non avevo certo intenzione di fargli del male. Sul campo do tutto per la maglia del mio paese, ma senza mai la volontà di ferire un avversario”. Ma non sembra che i media brasiliani riescano ad accettare la buona fede del difensore della Colombia.
Contro Zuniga le parole sono state durissime: “La prigione è il minimo per Zuniga – scrive il Jornal do Brasil- Il fallo di Zuniga è come quello di Suarez, deve essere punito pesantemente”.