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Ancora raid israeliani nella notte a Gaza | “La tregua con Hamas non è in agenda”

Il numero dei morti è salito a 80 in tre giorni, mentre più di 500 sono i feriti. In Medio Oriente la guerra è alle porte: l’escalation di violenza tra Israele e Hamas continua. Netanyahu e i suoi hanno colpito senza pietà sull’intera Striscia di Gaza con quasi 200 attacchi aerei, mentre a Tel Aviv risuonano le sirene anti razzi: sono state udite tre diverse esplosioni.

Ma se Israele parla di obiettivi da colpire, quello che succede nella realtà a Gaza è ben diverso: a Khan Yunes è stata colpita in pieno una stalla, dove vi erano sei persone. Rase al suolo anche due abitazioni, con tre donne e quattro bambini uccisi. Un missile poi ha centrato un’auto, uccidendo tre persone.

In tutto, in tre giorni di escalation militare contro Hamas, le vittime sono più di ottanta e il numero purtroppo è destinato a salire. Il presidente palestinese Abu Mazen definisce la situazione “un massacro e un genocidio” . Intanto Hamas ha scaricato su Israele 70 razzi soltanto nelle ultimi 24 ore, compresi i temibili M302.

A Tel Aviv e nei dintorni comunque non ci sono state vittime, a nessun posto in tutta la zona sembra al sicuro. Netanyahu è gelido: “La nostra operazione sarà estesa e proseguirà fino a quando gli spari verso le nostre città non cesseranno”. E, come promesso, l’offensiva di terra israeliana potrebbe partire nel giro di poche ore.

Netanyahu chiarisce, in modo definitivo, che Israele non farà nessun passo indietro: “La tregua con Hamas non è in agenda”. Non ci sarà nessun cessate il fuoco e gli oltre 350 obiettivi colpiti nella Strisci di Gaza saliranno.

Alessia Bellomo

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Alessia Bellomo
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