Processo Ruby, Silvio Berlusconi assolto | “La maggioranza dei magistrati è ammirevole”

di Maria Teresa Camarda

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Processo Ruby, Silvio Berlusconi assolto | “La maggioranza dei magistrati è ammirevole”

| venerdì 18 Luglio 2014 - 13:09

Assolto Silvio Berlusconi. L’ex presidente del Consiglio è stato assolto nel processo d’appello sul caso Ruby per le accuse di concussione e prostituzione minorile. I giudici della seconda Corte d’Appello di Milano hanno assolto Berlusconi dal reato di concussione “perché il fatto non sussiste” e dal reato di prostituzione minorile “perché il fatto non costituisce reato”. Secondo i giudici, in pratica, non è provato che Berlusconi e Ruby abbiano avuto rapporti intimi e per l’accusa di prostituzione per costrizione, invece, il fatto non costituisce reato.

I giudici erano entrati in Camera di Consiglio dopo brevi repliche di accusa e difesa. La difesa di Berlusconi aveva chiesto l’assoluzione per insussistenza dei fatti contestati, e aveva provato anche a chiedere l’annullamento o la riforma della sentenza di primo grado per alcune questioni processuali, tra cui l’inutilizzabilità delle intercettazioni. In primo grado il leader di Forza Italia era stato condannato a sette anni di reclusione con l’interdizione perpetua dai pubblici uffici.

Venerdì scorso, nel chiedere la conferma della sentenza dei giudici della quarta sezione penale emessa poco più di un anno fa, il 24 giugno 2013, il pg De Petris era partito dalla ricostruzione dell’ormai famosa notte in Questura tra il 27 e il 28 maggio del 2010, quando la 17enne Ruby, portata in via Fatebenefratelli perché sospettata di furto, venne rilasciata dopo una telefonata dell’ex premier e affidata all’allora consigliere regionale Nicole Minetti. La pubblica accusa ha già annunciato che ricorrerà in Cassazione.

L’ex premier ha atteso il verdetto all’Istituto la Sacra Famiglia di Cesano Boscone (Milano) dove ha svolto una nuova giornata di servizi sociali. Si tratta della undicesima volta che l’ex premier raggiunge la struttura dove segue gli anziani malati di Alzheimer. L’ex cavaliere era entrato nella struttura in auto senza fermarsi, ma quando è uscito ha detto soltanto: “Grazie, grazie”. Poi ha aggiunto: “Sono commosso, l’accusa era ingiusta e infamante. Il mio primo pensiero va ai miei cari che hanno sofferto anni di questa aggressione. Oggi hanno dato conferma a quello che ho sempre asserito: la maggioranza dei magistrati è ammirevole e fa il proprio lavoro silenziosamente, con equilibrio e rigore”.

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