Sarebbero state trovate immagini pornografiche nel computer fisso di Massimo Giuseppe Bossetti, al momento l’unico indagato per l’omicidio di Yara Gambirasio. Il suo computer, insieme ad un portatile, è stato sequestrato dalla sua casa di Mapello nel tentativo da parte degli inquirenti di ricostruire la personalità.
Per gli inquirenti, al momento, il dettaglio non riveste un particolare significato ai fini investigativi che hanno accolto la notizia tiepidamente. Ma, come riporta l’edizione di oggi del quotidiano L’Eco di Bergamo, due cose vanno sottolineate: non ci sono immagini porno su minori, e il computer di Bossetti risulta essere stato assemblato con componenti hardware che in passato hanno avuto altri utilizzatori, quindi non è detto che sia stato lui a scaricare queste immagini.
Gli inquirenti, coordinati dal pm Letizia Ruggeri, hanno accolto tiepidamente la notizia, anche perché la fruizione di materiale pornografico viene ritenuta comune a molti utenti della rete e comunque non appare collegabile alle indagini sul delitto.