23 miliardi di dollari. Circa 17 miliardi di euro. Un risarcimento record per una vedova americana il cui marito è morto a 36 anni per un tumore ai polmoni. Lui era un incallito fumatore. Così la donna, Cynthia Robinson, americana della Florida, ha fatto causa all’azienda produttrice delle sigarette, la Rj Reynolds (che commercializza anche Camel, Winston e Pall mall), e ha vinto.
Si tratta della somma più alta mai fissata da una corte dello stato della Florida in una causa intentata da un singolo. Il processo è durato circa quattro settimane. Il vicepresidente della multinazionale, J. Jeffery Raborn, ha annunciato al New York Times che RJ Reynolds farà appello. La decisione della giuria è andata “parecchio oltre il concetto di ragionevolezza e giustizia”, ha detto.
“La giuria ha voluto inviare un messaggio chiaro all’industria del tabacco sul fatto che non può continuare a mentire agli americani e al governo sulla dipendenza delle sigarette e sui componenti chimici letali usati”, ha affermato il legale della Robinson.
Secondo il legale della vedova, infatti, la RJ Reynolds Tobacco Company non informava con sufficiente chiarezza i fumatori dei pericoli del vizio e questa negligenza avrebbe avuto come estrema conseguenza il cancro ai polmoni che uccise Johnson.