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“Internet delle cose” e la sicurezza | Sette dispositivi su dieci sono vulnerabili

Sette dispositivi connessi all’”Internet delle cose” su dieci sono vulnerabili agli attacchi degli hacker: è quanto emerge da uno studio condotto da Fortify, la divisione dedicata alla sicurezza di Hewlett-Packard, che rimarca quanto affermato da alcuni analisti del settore. Si stima che entro il 2020 saranno oltre 26 miliardi le unità connesse in rete tra loro.

Gli esperti, analizzando i dieci dispositivi connessi a Internet più diffusi, quali webcam, termostati, serrature e televisori, hanno constatato che nell’80% dei casi, questi non richiedevano una password sufficientemente complessa, e nello stesso numero di casi il dispositivo memorizzava almeno un dato sensibile per la privacy; inoltre, il 70% delle unità non sfrutta alcun protocollo di criptazione per scambiare informazioni con il web, mentre sei su 10 hanno interfacce web giudicate “poco sicure”.

“’Internet delle cose’ unirà una serie infinita di oggetti e sistemi, ma presenta anche una serie di sfide nella difesa da attacchi – afferma Mike Armstead, vicepresidente di Fortify – con l’aumento dei dispositivi connessi è importantissimo focalizzarsi sulla sicurezza fin dal principio per evitare di esporre gli utenti a pericoli”.

Redazione

Si24 è un quotidiano online di cronaca, analisi, opinione e approfondimento, fondato nel 2013 e con sede a Palermo. Il direttore responsabile ed editore è Maria Pia Ferlazzo.

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