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Ebola, torna in America il medico contagiato | Kent Brantly mostra segni di miglioramento

Il virus dell’ebola comincia a fare davvero paura. In più di sei mesi sono morte 700 persone e il rischio è che l’epidemia possa diffondersi anche in America e in Europa.

Dopo la morte di Sheik Umar Khan si teme della vita del giovane medico americano Kent Brantly che ha voluto dare il suo contributo insieme a Medici senza frontiere in Liberia, uno stato dell’Africa Occidentale, tra i più colpiti dal contagio.

Il medico, 33 anni e padre di due figli, è rientrato negli Stati Uniti d’America con un aereo speciale che può trasportare solo un paziente e non mette in contatto il malato con il resto dell’equipaggio. Brantly è stato ricoverato in isolamento nel centro specializzato dell’Emory University di Atlanta.

Il direttore sanitario dell’ospedale, Tom Frieden, sulle condizione di salute del medico ha detto: “Mostra segnali di miglioramento. È incoraggiante vedere che sta migliorando. È davvero importante, e speriamo continui a migliorare”.

Ora negli Usa si attende l’arrivo del secondo medico che ha contratto il virus, Nancy Writebol, missionaria originaria dalla North Carolina, che sarà ricoverata nella stessa struttura sanitaria. Intanto in America si è diffusa la psicosi. E non sono mancati anche i tweet di personaggi famosi “poco compassionevoli”.

Redazione

Si24 è un quotidiano online di cronaca, analisi, opinione e approfondimento, fondato nel 2013 e con sede a Palermo. Il direttore responsabile ed editore è Maria Pia Ferlazzo.

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