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Carcere per chi promuove l’anoressia e la bulimia | Sotto la lente d’ingrandimento blog e siti internet

Una proposta di legge per punire chi istiga “a pratiche alimentari idonee a provocare anoressia e bulimia”. Un reato che può prevedere anche il carcere. A giugno è stata avanzata questa proposta da diverse esponenti politiche tra cui  Michela Marzano, Mara Carfagna e Valentina Vezzali.

L’introduzione di questo articolo, il 580-bis, prevederebbe multe salate e addirittura il carcere per chi fomenti abitudini alimentari pericolose per la salute.

Ad essere presi di mira sono soprattutto i siti internet o i blog che si occupano di queste tematiche, dando consigli su come “raggiungere la forma perfetta”, intesa però come una ricerca spasmodica di una magrezza eccessiva e non salutare.

Le pene previste dalla proposta di legge, per chi istighi a pratiche che possano portare ad anoressia e bulimia, arrivano fino a un anno di reclusione e con sanzioni pecuniarie che vanno dai 10mila ai 50mila euro. Pene raddoppiate nel caso in cui il reato sia commesso nei confronti di una persona minore di 14 anni.

Redazione

Si24 è un quotidiano online di cronaca, analisi, opinione e approfondimento, fondato nel 2013 e con sede a Palermo. Il direttore responsabile ed editore è Maria Pia Ferlazzo.

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