Griffe taroccate per i boss della camorra | Smantellato un “distretto industriale del falso”

di Redazione

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Griffe taroccate per i boss della camorra | Smantellato un “distretto industriale del falso”

| mercoledì 13 Agosto 2014 - 10:33

Smantellato nel Napoletano un vero e proprio ‘distretto industriale del falso’ in odore di camorra: sequestrati 120 mila articoli taroccati oltre a laboratori, sartorie e magazzini. Denunciate undici persone per associazione a delinquere. Partendo da venditori ambulanti irregolari che, nelle spiagge del litorale romano, offrono la loro mercanzia in vendita, i finanzieri di Roma hanno ripercorso a ritroso la filiera distributiva individuando i vertici dell’organizzazione.

Undici le persone denunciate a vario titolo con l’accusa di associazione a delinquere, introduzione nello Stato e commercio di prodotti con segni falsi e ricettazione. Venti i lavoratori in nero trovati dalle Fiamme Gialle nei laboratori scoperti tra Arzano, Acerra, Melito e Napoli.

Le griffe erano le preferite dai boss locali: Burberry, Fendi, Armani, Liu Jo, Luis Vuitton. I prezzi da mercatino dell’usato: 30 euro un paio di jeans Gucci dell’ultima collezione, 50 per le ultime Hogan Interactive. Camicie, maglioni, pantaloni, calzature: in totale i capi contraffatti sequestrati sono 120 mila, destinati a finire anche sulle bancarelle di mezza Italia. A capo del traffico c’erano sei imprenditori che negli anni – come si vedeva anche in Gomorra – si erano assicurati i migliori sarti dei laboratori clandestini. E avevano investito in macchinari ultimo modello. Una struttura tanto efficiente da battere la durissima – e altrettanto clandestina – concorrenza cinese.

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