Categorie: Città del VaticanoCronacaEsteri

Papa Francesco è in visita a Seul | “La Corea abbatta il muro dell’odio”

Papa Francesco è arrivato a Seul, in Corea del Sud, per una visita di cinque giorni, in occasione della Giornata della gioventù dei popoli asiatici. Il Pontefice è atterrato all’aeroporto Incheon alle 10:15 ora locale (le 3:15 in Italia) e ha trovato ad accoglierlo la presidente Park Geun-hye. Dopo un tempo di riposo, il Papa si trasferirà alla Blue House del Palazzo presidenziale per la Cerimonia di Benvenuto.

“La ricerca della pace da parte della Corea è una causa che ci sta particolarmente a cuore perché influenza la stabilità dell’intera area e del mondo intero, stanco della guerra” ha detto il Pontefice alla presidente nella “Blue House”. Per Francesco è necessario “abbattere i muri della diffidenza e dell’odio, promuovendo una cultura di riconciliazione e di solidarietà”.

“La diplomazia -ha sottolineato ancora il Papa – come arte del possibile, è basata sulla ferma e perseverante convinzione che la pace può essere raggiunta mediante il dialogo el’ascolto attento e discreto, piuttosto che attraverso reciproche recriminazioni, critiche inutili e dimostrazioni di forza. La pace non è semplicemente assenza di guerra, ma opera della giustizia”.

Nel suo viaggio in aereo, il Papa ha sorvolato la Cina: era la prima volta nella storia per un Pontefice. Come di consueto, il Papa ha indirizzato un telegramma al presidente cinese Xi Jinping, esprimendo “cordialità” sia al capo di Stato che al suo popolo, e invocando “la divina benedizione per la pace e il benessere della nazione”. Il testo del telegramma è stato reso pubblico al momento del sorvolo del territorio cinese, quando in Italia era quasi l’una del mattino. Come noto il Papa e il presidente cinese si erano scambiati messaggi augurali, per la reciproca elezione, avvenuta a un giorno di distanza: il Papa il 13 marzo 2013 e il presidente il 14 marzo.

Come in tutti i viaggi all’Estero del Papa sono stati inviati telegrammi anche agli altri paesi sorvolati, cioè Mongolia, Russia, Bielorussia, Polonia, Slovacchia, Austria, Slovenia, Croazia e Italia.

Poco prima dell’arrivo di Papa Francesco in Corea del Sud, la Corea del Nord ha sparato tre razzi da 30 millimetri a corto raggio dalla costa orientale direttamente nel mar del Giappone. Lo ha annunciato il comando di Stato maggiore congiunto di Seul. I razzi della Corea del Nord sono stati sparati da un lanciatore multiplo sistemato vicino a Wonsan, città sulla costa nordorientale. Le operazioni di tiro, effettuate senza annunci preventivi di bando alla navigazione, hanno avuto inizio alle ore 9:30 locali (le 2:30 in Italia) e si sono concluse in circa 25 minuti. “I nostri militari hanno rafforzato la vigilanza sul Nord e mantengono la massima attenzione di fronte a ulteriori lanci”, ha affermato Um Hyo-sik, un portavoce del comando di Stato maggiore congiunto.

La comunità cattolica coreana rappresenta una realtà molto dinamica, che ha superato il 10% della popolazione ed è in forte crescita. I due temi del viaggio apostolico – giovani e missione, visto che l’invito è nato dalla Giornata mondiale dei giovani asiatici, che si svolgerà a Daejeon – acquistano un rilievo particolare alla luce della divisione della Penisola. Nonostante le affermazioni ufficiali contrarie, non è abbandonata la speranza che cattolici del Nord possano partecipare singolarmente a una delle messe che papa Bergoglio celebrerà durante il suo viaggio.

Angelica Serrai

Condividi
Pubblicato da
Angelica Serrai
Tags: lancio razzi corea del nordpapa coreapapa corea sudPapa Francescopapa francesco in coreapapa in coreapapa razzi coreaviaggio papa in coreaviaggio pontefice corea