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Venezia71: le pagelle del 2 settembre /FOTO | Al Lido arriva “Italy in a day” /TRAILER

Voto 9 alla potenza poetica di Manoel De Oliveira – A Venezia71 presenta solo un cortometraggio, Il vecchio del Restelo, un rapido assaggio della sua profondità espressiva e della sua capacità di utilizzare e di attualizzare la letteratura alta. Oliveira riunisce nel nostro tempo, nella panchina della propria casa, due autori, Camões e Pascoaes, e due personaggi, Camilo e Don Chisciotte. Tra loro instaura un dialogo sulla fama e la gloria, e sul loro reale valore; sulla follia dell’uomo e sulla vanità delle sue azioni. Pur avendo superato il secolo di vita, il regista portoghese continua a darci lezioni di cinema e di cultura.

Voto 8,5 a Nymphomaniac vol. I e II, director’s cut long version di Lars Von Trier – Un film scandalo che alla fine, come sempre, vero scandalo non è. La narrazione delle vicende della propria vita che la ninfomane Joe fa (con dovizia di particolari) al suo ascoltatore imprevisto Seligman genera piuttosto una reazione simile a quella che si ha guardando Eyes Wide Shut, o addirittura ancor più curiosa. Perché il centro del film e la sua reale attrattiva non è il sesso, ma il continuo, incessante contraddittorio tra i due protagonisti. È l’instancabile tentativo di riportare un discorso istintivo e animale all’interno di categorie razionali e intellegibili. Proprio questo restituisce l’impressione quasi scientifica trasmessa dalla pellicola, che ha uno sguardo di indagine e non di morbosità nei confronti dell’universo della sessualità femminile. Geniali, in questo senso, le continue introduzioni “didascaliche” che spaziano dalla medicina alla biologia, dalla matematica all’arte. Lo spettatore finisce per identificarsi con l’ascoltatore, è portato a sposare il suo atteggiamento acritico, fa l’alba insieme a lui ascoltando la storia di Joe, e così scorrono quasi sei ore di film. Potente visivamente Lars Von Trier, con inquadrature intense che colpiscono fin dalla prima scena, accompagnata da una magnifica musica heavy metal da pugno allo stomaco. A chiarir subito che questo film non è per tutti e che, comunque, devi essere pronto a tutto. Il film avrebbe un voto anche più alto se non avesse deluso il finale, che è esattamente quello che ti aspetti. O meglio, è quello che temi fin dall’inizio, mentre in cuor tuo speri che il genio di Von Trier sappia invece sorprenderti, trovando una soluzione inaspettata.

Voto 8 alla sfida di bellezze e glamour sul red carpet – Podio tutto europeo con la palermitana Isabella Ragonese, seguita da Anna Mouglalis e la ribelle Charlotte Gainsbourg. “Fuori concorso” il look bon ton di Uma Thurman.

Voto 7,5 a Italy in a day di Gabriele Salvatores – Un progetto figlio del suo tempo: se non avessimo Facebook e i social media in generale, se non avessimo imparato a essere protagonisti di una vita da mostrare agli altri, se non fossimo convinti che dire sempre quello che pensiamo, facciamo, vediamo sia da condividere, forse questo film, così come tutto il progetto di Life in a day, non esisterebbe. Salvatores ha ricevuto 44,197 video, oltre 2,200 ore di immagini, che è riuscito a montare realizzando un diario emozionante e vivo. Il diario di un paese che è una cellula di umanità, che gioisce, soffre, nasce e muore, straordinariamente condensato in 70 minuti. In questo timelapse di 24 ore vivono anche testimonianze drammatiche di impegno civile e di lotta, di amore e di dedizione, di compassione e aiuto, di disperazione e di speranza con le quali è impossibile non entrare emotivamente in contatto. Perché anche questa è l’Italia di un giorno e di tutti i giorni.

 

Roberta Impallomeni

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Roberta Impallomeni
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