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Scozia: il 55,3% dice no all’indipendenza /VIDEO | Ma la battaglia di Salmond produrrà cambiamenti

La Scozia ha detto no. Un’affluenza record alle urne ha tenuto il Regno Unito con il fiato sospeso fino alla fine, quando l’esito dello spoglio delle schede referendarie ha ufficializzato che i separatisti hanno perso la sfida, fermandosi al 44,7%.

Un risultato positivo per l’Europa? Alla vigilia del voto molti Stati del vecchio continente auspicavano una vittoria dei “no” e adesso tanti leader cantano vittoria. Ma l’estrema incertezza su cui ha viaggiato l’esito di questo referendum è il segnale che non tutto sarà come prima e che qualcosa politicamente cambierà.

Oggi è il giorno delle reazioni. Il leader indipendentista Alex Salmond ha accettato la sconfitta ma ha detto al governo di Londra di mantenere le promesse su un pacchetto di legge pensato ad hoc per garantire una maggiore autonomia alla Scozia. David Cameron ha detto che manterrà gli impegni annunciati ma il discorso indipendenza “è chiuso per sempre”.

Due anni di campagna elettorale per l’indipendenza scozzese sono stati spazzati via da un lapidario “è tempo per il nostro Regno Unito di andare avanti”.

“Ho appena parlato con Alex Salmond e mi sono congratulato con lui per la campagna combattuta con forza” ha scritto David Cameron su Twitter aggiungendo: “Sono felicissimo che il suo Snp parteciperà ai colloqui per una ulteriore devolution”.  

Da parte sua Salmond ha incassato il colpo, ringraziando “tutti per questo incredibile sostegno: 1,6 milioni di voti per l’indipendenza”. Ma ha ricordato immediatamente a Londra che “sono state fatte delle promesse che vanno onorate”: un riferimento all’impegno preso dai leader dei principali partiti a Westminster di riconoscere maggiori poteri alla Scozia se avesse votato No. La Scozia ora “se lo aspetta – ha detto Salmond – lo chiedano tutti gli scozzesi”.

Il presidente della Commissione Europea, Josè Manuel Barroso ha commentato l’esito del referendum dicendo che questo voto è il riflesso di un Europa “unita, aperta e più forte”.

E l’Italia? “Il governo italiano, anche nella veste di presidente di turno dell’Ue, si rallegra del risultato del voto democraticamente espresso dal popolo scozzese”, si legge in una nota di Palazzo Chigi. “L’Ue trarrà sicuro giovamento da un rinnovato impegno del Regno Unito a rafforzare la nostra azione comune”.

Redazione

Si24 è un quotidiano online di cronaca, analisi, opinione e approfondimento, fondato nel 2013 e con sede a Palermo. Il direttore responsabile ed editore è Maria Pia Ferlazzo.

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  • Il risultato del referendum in Scozia dovrebbe offrire una grande referenza. Non e’ che la maggioranza non avesse voluto cambiare dallo status quo. Il verdetto e’ stato contro l’indipendenza per via di quell’insicurezza che accompagna sempre ogni nuova Direzione. Anche quando fosse chiaro per tutti che il futuro potrebbe essere migliore del presente con un cambio di Direzione bisogna sempre fare i conti con l’incognita della transizione ossia di quel periodo che deve passare prima che i bei tempi sovraggiungano, ossia di quel periodo che le genti temono piu' di ogni altra cosa. La prossima volta che si presentera’ l’opportunita’ per un tale cambiamento sara’ necessario spiegare alle genti come passo dopo passo questo cambiamento dovrebbe portare dal punto A al punto B senza mettere in subbuglio la quotidianita’ della vita.

    https://en.wikiversity.org/wiki/User:EttoreGreco/Comutalismo

    http://www.wavevolution.org/it/humanwaves.html

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