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Omicidio giovani israeliani, due sospetti uccisi | Nell’attentato sono morti altri cinque civili

Due palestinesi ricercati con l’accusa di essere responsabili della morte, lo scorso giugno, di tre studenti israeliani in una colonia vicina a Hebron, sono stati uccisi la notte scorsa in un’operazione dell’esercito israeliano in Cisgiordania.

L’omicidio dei tre giovani aveva scatenato l’operazione militare israeliana “Barriera protettiva” sulla Striscia di Gaza, durata 50 giorni e conclusa a fine agosto con un bilancio di 2143 vittime palestinesi, 11.000 feriti e ingenti distruzioni materiali.

Sul suo account Twitter, riferisce l’agenzia Misna, il portavoce delle forze armate israeliane Peter Lerner ha annunciato la morte dei due sospetti – Amer Abu Aisha e Marwan Qawame – “assassini di Eyal, Gilad e Naftali” nel corso di un’operazione “mirata” la scorsa notte a Hebron, a sud della Cisgiordania.

Il quotidiano israeliano Haaretz e l’agenzia di stampa palestinese Maan hanno invece riferito di un “pesante intervento armato” di Tsahal a Hebron, con truppe di terra che hanno circondato la locale università e colpito con arma pesante l’abitazione nella quale i due palestinesi si erano rifugiati. Bulldozer israeliani avrebbero causato danni materiali, distruggendo alcuni edifici e attività commerciali nelle zone circostanti. In tutto altre cinque persone avrebbero perso la vita la scorsa notte.

Per la morte dei tre giovani israeliani è già stato formalmente incriminato un palestinese, Hussam Qawasmeha, per aver organizzato e finanziato il sequestro. Altre decine di persone sono finite in manette nei mesi scorsi, ma non è chiaro se tutte siano state rilasciate. Tel Aviv ha subito accusato il gruppo armato palestinese Hamas di aver rapito e ucciso i tre studenti.

Angelica Serrai

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Angelica Serrai
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