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“Il coltello che ferì De Santis era dei napoletani”. Rilevate tracce di sangue dell’ultrà romanista

Arrivano nuovi particolari sugli scontri all’Olimpico. Il coltello a serramanico trovato sulla scena della rissa scoppiata il 3 maggio in viale di Tor di Quinto apparterrebbe al gruppo di tifosi napoletani che prese parte all’aggressione di Daniele De Santis.

Il dettaglio emerge dal capo di imputazione a carico di Ciro Esposito, Alfonso Esposito, Gennaro Fioretti. Sull’arma, inoltre, il Racis ha individuato tracce ematiche che riconducono esclusivamente al Dna del tifoso romanista.

Le ferite da taglio ai fianchi di De Santis furono refertate nel reparto sanitario del carcere di Regina Coeli l’8 maggio scorso, dove era ricoverato l’ultrà giallorosso che si trovava in carcere per sostenere l’interrogatorio di garanzia davanti al Gip che ne aveva convalidato l’arresto. Ferite che, come riportato nel diario clinico el carcere, furono “sottoposte a medicazione”.

Le lesioni riscontrate su De Santis anche dai medici dell’ospedale Belcolle di Viterbo, dove fu trasferito il 25 giugno per motivi di sicurezza dopo la notizia della morte di Ciro Esposito, il tifoso del Napoli gravemente ferito a colpi di pistola.

Redazione

Si24 è un quotidiano online di cronaca, analisi, opinione e approfondimento, fondato nel 2013 e con sede a Palermo. Il direttore responsabile ed editore è Maria Pia Ferlazzo.

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