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L’incendio alla raffineria di Milazzo/FT/VD | Nominati gli investigatori e il consulente

Sembra essere tornata la normalità nell’industria petrolifera di Milazzo, in provincia di Messina, dove ieri ha preso fuoco un serbatoio con migliaia di tonnellate di combustibile.

Il contenitore da centomila tonnellate è accartocciato e ora la procura di Barcellona Pozzo di Gotto dovrà indagare per capire le cause che hanno causato l’incendio.

Il sostituto procuratore di Barcellona Francesco Massara ha nominato un pool di investigatori presieduto dal comandante del porto, capitano di fregata Matteo Lo Presti e formato da carabinieri, Arpa e dall’unità operativa complessa di prevenzione e sicurezza ambienti di lavoro dell’Asp di Messina. Il magistrato ha nominato come consulente tecnico d’ufficio un ingegnere, esperto in progettazione di impianti petroliferi.

Dopo la messa in sicurezza del serbatoio da parte dei dipendenti della raffineria, l’area è stata circoscritta e posta sotto sequestro.

Intanto il comandante del porto di Milazzo ha convocato per domani mattina, un tavolo tecnico con vigili del fuoco, genico civile, demanio marittimo e regione, per fare il punto sulla situazione ed essere autorizzato a far riprendere gli ormeggi ai pontili dell’industria petrolifera. Lo stesso capo del compartimento marittimo ha già autorizzato i piloti del porto a riportare le petroliere in rada dopo l’allontanamento di venerdì notte.

Confermato per giovedì l’incontro in Prefettura con tutti i sindaci del comprensorio per consentire al Prefetto di raccogliere i suggerimenti dei primi cittadini che, già nel primo incontro al comune di Milazzo hanno evidenziato numerose disfunzioni sull’apparato organizzativo, sull’informazione e sulla comunicazione da parte di tutti.

Redazione

Si24 è un quotidiano online di cronaca, analisi, opinione e approfondimento, fondato nel 2013 e con sede a Palermo. Il direttore responsabile ed editore è Maria Pia Ferlazzo.

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