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Italiani amanti dei cani: i cuccioli trattati “come un figlio”

Lucky, Billy e Jack sono i loro nomi più comuni, possono essere pantofolai, indipendenti o sportivi, così come stressati o meno: Royal Canin ha realizzato un sondaggio “canino” nell’ambito della creazione di una nuova line nutrizionale di tre prodotti su misura per lo stile di vita del cane, in cui emerge una sorta di “umanizzazione” del migliore amico dell’uomo.

Il 22% dei cani italiani ama restare a casa ed esce poco o brevemente, è tendenzialmente molto viziato e coccolato, spesso anziano, e abita in città; il 29% è costituito da “indipendenti”, gli amici a quattro zampe che vivono in campagna e fanno una vita più libera: non molto viziati e, dunque, privi di stimoli.

Situazione differente per un altro 20% “sportivo”, in cui sono inclusi tutti i cani che non fanno uscite “sociali” con la famiglia, ma praticano spesso sport o giochi di addestramento col padrone, che riesce in questo caso a offrirgli molti stimoli.

La ricerca ha poi stabilito che i cani di razza sono più diffusi in città, rispetto ai meticci, più presenti nelle campagne: il 56% vive comunque nei centri urbani, e il 22% dei proprietari possiede più di un animale.

Tutti, comunque, tendono a umanizzare il proprio cane: l’82% ne parla spesso con amici e conoscenti, esprimendo un senso d’orgoglio; il 69% ammette di trattarlo come un figlio e il 60% rivela di fargli regali.

Redazione

Si24 è un quotidiano online di cronaca, analisi, opinione e approfondimento, fondato nel 2013 e con sede a Palermo. Il direttore responsabile ed editore è Maria Pia Ferlazzo.

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