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Provocazione antirazzismo dell’artista Banksy | I cittadini non la capiscono e la rimuovono

Lo street artist più famoso del mondo si è visto cancellare una delle sue opere d’arte, un murales, perché ritenuta razzista dagli abitanti della zona. Ma era l’esatto contrario, quella di Banksy era una provocazione antirazzismo. È successo a Clacton-on-Sea, sud dell’Inghilterra dove le autorità locali hanno ordinato la rimozione di un murales, ritenuto offensivo dai residenti, realizzando solo in un secondo momento che il graffito era stato dipinto da Banksy.

Il dipinto, che raffigurava piccioni con slogan anti immigrazione – “Torna in Africa”, “Stai lontano dai nostri vermi”, “I migranti non sono i benvenuti” – tutti diretti contro un uccello esotico, era comparso nella città nei giorni scorsi, in concomitanza con la campagna per le elezioni speciali convocate nella zona dopo la defezione di un deputato conservatore, schieratosi con il partito nazionalista Ukip.

Il murales, ha riferito un portavoce delle autorità locali, Nigel Brown, è stato realizzato probabilmente lunedì o martedì e solo successivamente un giornalista si è accorto che alcune fotografie del dipinto erano state pubblicate sul sito web di Banksy. Brown ha difeso la decisione del consiglio comunale, sostenendo che i funzionari avessero il dovere di agire contro un graffito ritenuto inopportuno.

“Ci piacerebbe molto – ha detto Brown – se tornasse qui. Non siamo contro Banksy né contro i murales“. Alcuni dei dipinti satirici dell’artista britannico, comparsi in diverse città del mondo, sono stati venduti all’asta a 1,8 milioni di dollari.

Alessia Rotolo

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Alessia Rotolo
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