FIORENTINA-INTER
Seconda sconfitta consecutiva ed ennesima prestazione deludente per l’Inter di Mazzarri. Al Franchi perentoria affermazione della Fiorentina che stende i nerazzurri 3-0 con le reti di Babacar, Cuadrado e Tomovic.
Primo tempo a senso unico, quella della viola è una partenza a razzo. L’Inter soffre terribilmente e dopo soli sei minuti subisce il vantaggio dei padroni di casa: fucilata dai 25 metri di Babacar, Handanovic si distende ma non riesce ad intercettare.
I nerazzurri reagiscono con uno sterile possesso palla, la Fiorentina non ha fretta e lascia che sia l’Inter a fare la prima mossa. I toscani schermano il centrocampo e ripartono fulminei.
Aquilani prova ad emulare Babacar, ma la sua botta dalla distanza si spegne fuori. Due indizi fanno una prova, Montella vuole colpire da fuori area. Al 19′ nuovo tentativo, questa volta fortunato, di Juan Cuadrado. Mati Fernandez serve il colombiano che scarica un siluro da quasi trenta metri: gol e Franchi in delirio.
L’Inter non c’è, è assente, rischia seriamente di terminare il primo tempo con un passivo ben più corposo del 2-0. Icardi e Dodò sono gli unici della formazione ospite ad impegnare, senza troppa convinzione, la retroguardia viola.
Inter in difficoltà anche nel secondo tempo. Il tre a zero dei padroni di casa è nell’aria, gli avversari subiscono senza reagire. Cuadrado e Babacar lavorano ai fianchi i nerazzurri sino al gol del meritato 3-0. Tomovic parte palla al piede dalla trequarti, supera di forza due difensori avversari e buca Handanovic con una stilettata imprendibile.
La Viola chiude in attacco, l’Inter in sofferenza. Per Mazzarri un’altra bruttissima prestazione che farà molto discutere in settimana. Si salvano solo Dodò e Kovacic, Icardi impalpabile.
NAPOLI-TORINO
Il Napoli tira un altro sospiro di sollievo. Al San Paolo azzurri vittoriosi per 2-1 al termine di una gara generosa, ma con troppi errori sottoporta per i padroni di casa. Un dato anomalo per una squadra che può vantare uno dei migliori attacchi del campionato.
Il Toro prova a sorprendere i padroni di casa con una conclusione di Maksimovic all’11’, ma il suo colpo di testa termina alto. Cinque minuti più tardi il gol dell’ex che fredda il San Paolo: Quagliarella calcia da posizione molto defilata soprendendo Rafael.
Benitez si sbraccia e carica i suoi. Gli azzurri rispondono alla grande iniziando a macinare gioco. Il migliore dei partenopei è senza dubbio Insigne, uno degli elementi più bersagliati dal pubblico campano.
L’ex Pescara colpisce un palo al 23′, sul rimbalzo Higuain fallisce il tap in dell’1-1. Poi è Inler a impegnare seriamente Gillet che si salva con un intervento prodigioso, sulla ribattuta Higuain fallisce nuovamente. In campo c’è solo il Napoli, il Toro amministra soffendo.
A tu per tu con il portiere granata, Insigne si fa ipnotizzare, al San Paolo va quasi in scena un psicodramma. Il monologo del Napoli continua nel secondo tempo, con un altro legno colpito questa volta da Michu su assist di Maggio.
La difesa granata regge sino al 55′ quando Insigne trova la rete con un pezzo inedito del suo repertorio: il colpo di testa. Assist dalla sinistra di Zuniga e inzuccata vincente del folletto azzurro che batte Gillet.
Higuain indisponente, è questa (forse) la principale notizia della serata. Al 62′ l’attaccante argentino spreca inspiegabilemente di testa un assist di Insigne. Per fortuna, però, c’è Callejon: Insigne imbecca benissimo lo spagnolo che con un tiro non irresistibile batte Gillet. C’è la complicità di Molinaro, ma ciò che importa è che gli azzurri abbiano salvato risultato e faccia contro un Toro nettamente inferiore.