Svolta nell’inchiesta sulle “morti sospette” all’ospedale di Lugo, in provincia di Ravenna.
I carabinieri hanno arrestato un’infermiera di 42 anni, Daniela Poggiali. La donna era finita sotto inchiesta l’8 aprile scorso dopo la morte di una 78enne.
L’infermiera secondo la procura avrebbe ucciso l’anziana iniettandole una dose letale di potassio.
Il pm Angela Scorza ha sottolineato che “la paziente è stata seguita soltanto dalla Poggiali. Inoltre gli accertamenti hanno escluso l’errore umano”. Per gli investigatori il movente sarebbe da ricercare nella volontà di uccidere pazienti particolarmente difficili da assistere o con parenti pressanti.
“Escludiamo ogni tipo di volontà eutanasistica – ha continuato il procuratore capo -, dato anche il profilo dell’indiziata, testimoniato dalle foto con i cadaveri che si è fatta scattare”. Dalle indagini è infatti emerso che la donna dopo avere ucciso i pazienti difficili da curare, scattava una foto con il corpo ormai privo di vita.
Complessivamente sono undici i decessi “sospetti” avvenuti nella struttura sanitaria.
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troppi decessi che la frequenza di decessi oncologici più alta si registra nella provincia della puglia mi da da pensare il caso di mio marito con l'arresto cardiaco abbondonato sulla barella ed è morto non ci sono controlli negli ospedali ognuno si avanzano dicendo era ammalato di tumore dietro c'e' tutto una massa di criminali sono ombre oscure ...