Twitter e i suoi dipendenti sono nel mirino dei miliziani jihadisti dell’Isis, gli stessi che hanno già decapitato alcuni giornalisti e cittadini stranieri in iraq e In Siria.

>L’ULTIMA DECAPITAZIONE: ALAN HENNING

Secondo quanto ha rivelato l’amministratore delegato, Dick Costolo, lo Stato islamico non ha gradito che gli account che usa per comunicare le sue notizie vengano regolarmente chiusi dal colosso di microblogging.

“Dopo che abbiamo iniziato a sospendere i loro account, alcune persone affiliate all’organizzazione hanno iniziato a usare Twitter per dichiarare che gli impiegati di Twitter e i loro dirigenti dovrebbero essere assassinati”, ha affermato Costolo. In diverse occasioni, l’Isis ha usato Twitter per diffondere le sue notizie, compresa la pubblicazione del video del giornalista americano James Foley.

Twitter, ha affermato Costolo citato dal New York Post, “è certamente stato uno strumento per cambiamenti sociali, cambiamenti positivi in molti Paesi del mondo”, ma ci sono anche persone che lo usano per scopi nefasti, e questo “è contro i nostri termini di servizio e contro la legge in molti Paesi in cui operiamo. Quando ce ne accorgiamo, noi chiudiamo i loro account, li chiudiamo in maniera molto attiva”.