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Trattativa Stato-mafia, parla Angelo Siino | “Lima mi diede il rapporto del Ros sugli appalti”

Continua il processo sulla cosiddetta trattativa Stato-mafia. I rapporti con l’ex capo del Ros Antonio Subranni e con l’ex ministro Calogero Mannino sono stati al centro della deposizione del pentito Angelo Siino, citato come teste dalla Procura.

Siino, che per anni ha gestito per conto delle cosche gli appalti, ha raccontato di avere avuto rapporti e frequentazioni con Subranni, imputato nel dibattimento con l’accusa di minaccia a Corpo politico dello Stato. Tanto da essere invitato alla comunione della figlia. Il collaboratore di giustizia ha confermato che Mannino era in contatto con Subranni tramite l’ex maresciallo Giuliano Guazzelli, poi ucciso. Dichiarazioni che confermano la tesi dei pm secondo i quali l’ex ministro, temendo per la sua vita dopo l’omicidio dell’eurodeputato Salvo Lima, cercò contatti con il Ros perché si intavolasse, tramite i carabinieri, una trattativa con le cosche.

Tra Siino e Mannino, che viene processato separatamente anche lui con l’accusa di minaccia a Corpo politico dello Stato, i rapporti non sarebbero stati idilliaci. ‘Mannino – ha detto – cercava di danneggiarmi perché mi vedeva come quello che trafugava le tangenti degli appalti, tanto che una volta disse “ma il ministro sono io o è lui'”. Il pentito ha poi rivelato di avere avuto dall’eurodeputato Salvo Lima il rapporto del Ros su mafia e appalti e ha confermato l’esistenza di due diverse informative dell’Arma sull’inchiesta e il fatto che da una di queste venne fatto sparire il nome di Mannino. L’esame del collaboratore proseguirà domani.

Redazione

Si24 è un quotidiano online di cronaca, analisi, opinione e approfondimento, fondato nel 2013 e con sede a Palermo. Il direttore responsabile ed editore è Maria Pia Ferlazzo.

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