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Scuola, il ministro Giannini contestato /VIDEO | A Palermo scontri tra studenti e forze dell’ordine

Scontri tra un gruppo di ragazzi del coordinamento Studenti Medi di Palermo e le forze dell’ordine in tenuta antisommossa a Palermo davanti al liceo Regina Margherita dove è arrivato il ministro dell’Istruzione Stefania Giannini. Un giovane è stato fermato. Il cancello della scuola è stato chiuso per sicurezza. I contestatori erano stati bloccati in una via adiacente, dove urlavano ”Vergogna”. Poi la tensione è salita sino agli scontri e alle manganellate.

Il coordinamento studenti medi di Palermo in una nota  dice che ”la polizia ha caricato brutalmente gli studenti dell’istituto Regina Margherita che stavano contestando in presidio la ministra Giannini”. Due studenti – dice il coordinamento – sono stati manganellati e colpiti ripetutamente alla testa rimanendo feriti. Un altro studente minorenne del Regina Margherita è stato fermato dalla polizia e poi rilasciato.

“Passerelle ne facciamo veramente poche, io nessuna. Stiamo facendo una consultazione molto seria e rigorosa in tutta Italia con tutte le associazioni e abbiamo avuto un confronto molto serio sul metodo. Vedremo cosa avranno da dire i ragazzi”, ha detto il ministro dell’Istruzione, Stefania Giannini,  rispondendo alle domande dei giornalisti sulle contestazioni di un gruppo di studenti finite in scontri con le forze dell’ordine poco prima del suo arrivo nell’istituto.

“Un miliardo di risorse fresche sono state destinate alla scuola dal Consiglio dei ministri. Qualcuno ha parlato di tagli, ma a mia memoria erano anni che non venivano assegnate risorse in più a questo settore. A questo miliardo se ne aggiungeranno due dalla programmazione economica triennale, per un totale di tre. Inoltre sono in arrivo 148mila potenziali assunzioni che non sono soltanto una stabilizzazione, e che si uniranno alle quasi 40mila cattedre del concorso che porterà a complessive 200mila immissioni in ruolo dal primo settembre 2016. Con quello che risparmieremo si potranno mettere in pratica investimenti necessari che finora non sono stati fatti”, ha spiegato la Giannini “La buona scuola”.

“Basta con questa stravagante usanza tutta italiana delle supplenze per un anno – ha aggiunto il ministro – sono un segno di instabilità. Bisogna uscire dai cliché, tagliando i rami secchi si sceglie dove risparmiare e il risparmio è produttivo”.

“Chiediamo diritti ci danno polizia, questa è la loro democrazia”. È uno degli slogan urlati da un gruppo di studenti che hanno contestato nel pomeriggio a Palermo il ministro dell’istruzione Stefania Giannini. Dopo gli scontri e i tafferugli davanti al liceo Regina Margherita, avvenuti questa mattina, i ragazzi si sono spostati accanto al teatro Massimo dove il ministro è entrata, attraverso una porta laterale, per intervenire al dibattito de “La Repubblica delle Idee”.

“Abbiamo saputo dalla Digos che il ministro Giannini avrebbe ricevuto una delegazione composta da 5, al massimo 10 studenti del nostro coordinamento – dice Maria Occhione, rappresentante del coordinamento degli studenti medi di Palermo – Dopo gli scontri davanti al liceo Regina Margherita dove noi siamo stati aggrediti e attaccati pur avendo intenzioni pacifiche, ci siamo rifiutati di incontrarla, il ministro chieda prima scusa per quello che è successo”. ”Non siamo studenti – aggiunge – con domande omologate e preparate prima, la preside e il ministro hanno solamente saputo mettere dei ragazzi di fronte alla polizia. Rifiutiamo una riforma della scuola basata sulla privatizzazione e aziendalizzazione. È una riforma senza soldi, non si può attuare tutto quello che loro vogliono fare passare come buona scuola, è una riforma basata sulla privatizzazione”.

(Foto twitter @e_terranova)

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Si24 è un quotidiano online di cronaca, analisi, opinione e approfondimento, fondato nel 2013 e con sede a Palermo. Il direttore responsabile ed editore è Maria Pia Ferlazzo.

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