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Danza, sacrifici e anoressia al Teatro alla Scala | La ballerina Mary Garret vince la sua battaglia

Licenziata dal teatro alla Scala di Milano per aver raccontato del problema dell’anoressia nel mondo della danza, ha vinto la sua battaglia legale. La Corte di Appello di Milano ha accolto, infatti, il ricorso della ballerina Maria Francesca Garritano, in arte Mary Garret, annullando la sentenza di primo grado.

La notizia è stata divulgata dal legale dell’artista, Alessandro Russo, che all’Ansa ha detto: “I giudici hanno disposto il reintegro di Maria Francesca al suo posto di lavoro”. “Ancora non ho avuto tempo di parlare con il mio avvocato, ma se è così non posso che essere contenta”, ha commentato a caldo la ballerina.

Il suo libro, “La verità, vi prego, sulla danza!”, mise a soqquadro il mondo della danza sfatando il mito di un universo incontaminato. Parlò di competizioni, sacrifici e soprattutto di anoressia, che lei stessa aveva vissuto in prima persona e per questo la Scala, dove ballava da quando aveva 18 anni la licenziò. Un licenziamento subito impugnato davanti al Tribunale di Milano che però le diede torto. Oggi invece la sezione lavoro della Corte d’Appello ha accolto il suo ricorso, annullato la sentenza di primo grado e disposto il reintegro di Mary Garret al suo posto di lavoro, il Teatro scaligero.

Angelica Serrai

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  • Sono contenta per Maria Francesca. Quelli del Teatro alla Scala hanno tentato di nascondersi dietro un dito, mentendo e rendendosi ridicoli.

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Angelica Serrai
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