Maltempo, ancora pioggia al Centro-Nord | Renzi: “Via la melma della burocrazia”

di Redazione

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Maltempo, ancora pioggia al Centro-Nord | Renzi: “Via la melma della burocrazia”

| martedì 18 Novembre 2014 - 08:36

È ancora allarme maltempo nelle regioni centro-settentrionali dell’Italia. A Genova (dove in serata è venuto giù il muro di cinta di un condominio) ci sono 320 persone isolate e 147 nuclei familiari sfollati. In Emilia Romagna sono circa un migliaio gli sfollati. Allerta anche a Orbetello, dove il Comune ha invitato la popolazione a salire ai piani alti per precauzione. Nel Biellese le scuole sono chiuse, mentre continuano a preoccupare i laghi Maggiore e D’Orta.

“In queste ore il maltempo è tornato a fare danni. Per me è una ferita aperta pensare che l’Italia abbia denari bloccati in modo così assurdo. Ma adesso non è il momento delle polemiche. Si scavi il fango dalle città, si tiri via la melma delle pratiche burocratiche, si realizzino le opere da fare”, ha detto il premier Matteo Renzi nella sua e-news.

Fino a domani pomeriggio le regioni centro-meridionali saranno ancora interessate da precipitazioni, anche intense, più frequenti e probabili su Toscana e zone interne delle regioni centrali. Da giovedì, poi, un campo di alta pressione sul Mediterraneo centrale garantirà condizioni di tempo stabile e soleggiato almeno fino a domenica. È quanto sottolinea il Dipartimento della Protezione civile, che mette in guarda dal rischio che il maltempo possa determinare in diverse aree del Paese criticità idrogeologiche, con il Po che diventa osservato speciale. Infatti, “in considerazione della piena prevista sull’asta del bacino del Po – afferma la protezione civile – è stata valutata per la giornata di domani criticità rossa per rischio idraulico sulla pianura lombarda orientale e su buona parte delle pianure emiliane, nonché sul Polesine, in Veneto”. La criticità è invece valutata “arancione per rischio idraulico sulla pianura emiliana occidentale e su buona parte della Lombardia occidentale, mentre è arancione ma per rischio idrogeologico sulle Prealpi Centrali”.

È stata poi valutata criticità gialla per rischio idraulico e idrogeologico su buona parte del Veneto e del Lazio, e per rischio idrogeologico sui restanti settori della Lombardia, buona parte dell’Emilia e della Toscana, e i settori interni delle regioni centrali, compresa tutta l’Umbria. La Protezione civile ricorda che il quadro meteorologico e delle criticità previste sull’Italia “è aggiornato in base alle nuove previsioni e all’evolversi dei fenomeni, ed è disponibile sul sito del Dipartimento della Protezione Civile (www.protezionecivile.gov.it) insieme alle norme generali di comportamento da tenere in caso di maltempo”. Inoltre, “le informazioni sui livelli di allerta regionali, sulle criticità specifiche che potrebbero riguardare i singoli territori e sulle azioni di prevenzione adottate sono gestite dalle strutture territoriali di protezione civile, in contatto con le quali il Dipartimento continuerà a seguire l’evolversi della situazione”

14.43 –  Sono centinaia le persone rimaste senza luce, acqua e gas nel quartiere residenziale di Albaro, a Genova, dove ieri sera sono crollati due muraglioni alti una ventina di metri ciascuno, che costeggiavano via Riboli e sono finiti su un parcheggio di via Trento. Al momento si contano cinque evacuati. Ma i numeri potrebbero salire nelle prossime ore. Tecnici di Reti Gas e di Enel stanno cercando di riparare le utenze che sono state divelte nella frana. Secondo quanto ricostruito, il primo dei due muri sarebbe crollato a causa di una infiltrazione d’acqua che alcuni residenti avevano già segnalato nei giorni precedenti al crollo. Il distaccamento è partito da una villa di proprietà della famiglia degli armatori Messina ed ha invaso un giardino ed un parcheggio.

14.36 – Proseguono gli accertamenti sul crollo del controsoffitto della palestra della Scuola media ‘Marchetti’ a Senigallia, avvenuto ieri sera durante l’allenamento di una squadra dilettantistica di volley. Vigili del fuoco e Polizia municipale stanno verificando se si sia trattato di un problema legato alle piogge o la copertura abbia ceduto per altre cause. La palestra è stata ripulita, ma rimarrà chiusa. I ragazzi impegnati nell’allenamento hanno raccontato di aver sentito alcuni scricchiolii, e poi il tonfo della controsoffittatura, che per fortuna non ha colpito nessuno. Intanto il livello del fiume Misa è sceso sotto i limiti di guardia.

14.31 – Il livello del Tevere si sta alzando e a Roma ha già superato i 7 metri. La Protezione civile del Campidoglio, che ha disposto la chiusura delle banchine lungo il fiume, non prevede l’arrivo di una piena ma una morbida salita del livello delle acque che, a mezzanotte, dovrebbe raggiungere al massimo gli 8-9 metri a via di Ripetta.

13.51 – Le 188 persone che abitano nella frazione Novazza di Valgoglio, nel Bergamasco, sono isolate da questa mattina a causa di un allarme frana che riguarda due strade: le arterie sono state infatti chiuse. Sono la strada di accesso da Gromo dove, ai margini della carreggiata, si sono formate delle pericolose crepe e la strada che arriva da Bani, frazione di Ardesio, e porta a Novazza, chiusa per il rischio di caduta massi a causa delle forti precipitazioni degli ultimi giorni.

13.38 – Ancora criticità elevata (livello 3) per la piena del Po nel tratto tra Casalmaggiore e il mare Adriatico, sia per i livelli attuali sia per quelli previsti.

ore 11.33 – Il maltempo che ha colpito la Liguria, alle prese con l’allarme smottamenti, sta facendo franare anche un versante della collina di Genova Prà mettendo a rischio la produzione del famoso basilico ligure Dop, primo ingrediente del pesto. Lo denuncia la Coldiretti. “Un intero versante collinare sulle alture la collina di Genova-Prà sta , franando sull’autostrada interessando due aziende agricole. Per i lavori di consolidamento, da sabato la A12 tra Voltri e Pegli è chiusa a intermittenza”.

ore 11.18 – Il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni firmerà oggi la richiesta di stato d’emergenza per i danni provocati dal maltempo che si è abbattuto nei giorni scorsi. Ad annunciarlo è stato l’assessore regionale alla Sicurezza e protezione civile, Simona Bordonali, nel corso della sua relazione in Consiglio regionale. L’assessore ha spiegato: “Abbiamo passato una settimana di estrema difficoltà. Anche per questi eventi la Regione Lombardia chiederà lo stato di emergenza nazionale, nonostante il governo italiano abbia riconosciuto solo 5,5 milioni di euro rispetto a una stima dei danni di 88 milioni per i fenomeni che si sono verificati tra luglio e agosto sul nostro territorio regionale”. Inoltre, Bordonali ha sottolineato che “le stime dei danni sono ancora approssimative ma ammontano già a diverse decine di milioni di euro”. Secondo l’assessore “i danni probabilmente supereranno quelli degli eventi di quest’estate”. Secondo quanto reso noto, il bilancio del maltempo in Lombardia è di quattro morti e 650 evacuati.

11.13 – Sono stati più di 70 gli interventi effettuati a causa del maltempo, dai Vigli del Fuoco del Comando Provinciale di Perugia tra il tardo pomeriggio di ieri e la notte appena trascorsa. Le maggiori criticità a Foligno, dove il Topino nella zona di San Giovanni Profiamma è uscito dagli argini allagando alcuni scantinati.

11.10 – “Un patto tra Stato centrale, regioni, comuni e cittadini perché si aumenti il valore culturale del rispetto del territori”. Lo propone il ministro dell’Ambiente Gianluca Galletti a margine della conferenza di Agrinsieme a fronte dell’emergenza maltempo e del dissesto idrogeologico. “Non accuso nessuno, dico che c’è stato in generale, negli ultimi anni, e i dati e le cifre lo dimostrano, da parte dello Stato centrale, da parte delle regioni, dei comuni scarsa attenzione alla tutela del territorio, è un dato innegabile ha sostenuto Galletti. “Io non voglio far polemiche – ha ribadito il ministro – dico solo che oggi bisogna cambiare pagina. Io ci metto la faccia, non scarico su nessuno. Non è mia intenzione fare da scaricabarile con nessuno”.

11.02 – Ancora difficoltà alla circolazione nelle strade intorno a Genova.

 

10.58 – Sono già state evacuate 598 persone residenti nelle aree golenali a rischio di allagamento a causa dell’ondata di piena del Po, in tutti i Comuni rivieraschi delle province di Piacenza, Parma, Reggio Emilia e Ferrara. Altri 524 sono in attesa di essere trasferiti o in corso di trasferimento. La Bassa reggiana è in allarme: è atteso, infatti, nel pomeriggio il transito dell’ondata di piena a Boretto.

10.34 – Una bufera di neve e il forte vento hanno bloccato le operazioni di recupero dei corpi di due giovani alpini Giovanni De Giorgi, 26 anni di Galatina (Lecce) e Massimiliano Cassa, 29, di Corato (Bari) che venerdì scorso sono scivolati in un canalone, sul Gran Sasso, per oltre 300 metri, durante un’escursione a quota 2.400 metri. Dal lato di Campo Imperatore sono in attesa le squadre del Cnsas, della Forestale e della Guardia di Finanza, oltre agli alpini del 9/o Reggimento; dal lato di Prati di Tivo (Teramo) c’è un’altra squadra del Cnsas. A causa del maltempo è escluso l’intervento dell’elicottero del 118.

10.10 – Lavori partiti in anticipo, nell’entroterra genovese, al km. 0,700 della provinciale 26 della Val Graveglia, chiusa da questa mattina alle 6.45 con riapertura prevista in serata. Su questo tratto la violenza del torrente in piena nei giorni scorsi aveva aperto una breccia sotto la carreggiata, scavandovi una cavità che durante l’ultima notte si è approfondita e aggravata, imponendo di avviare alle prime ore del giorno gli interventi urgenti di consolidamento e ripristino che erano già programmati, come la chiusura della strada, dalle 21 di questa sera sino alle 5 di domattina. L’intervento della Provincia è partito con lo scavo per mettere in sicurezza e verificare le esatte dimensioni della cavità creata dal corso d’acqua e proseguirà consolidando il tratto con riempimenti di pietre e ghiaia e gettate di calcestruzzo.

9.35 – La circolazione ferroviaria è interrotta dall’una di oggi lungo la linea Cervignano-Udine a causa di un cedimento del terreno avvenuto – probabilmente a causa del maltempo – in un cantiere a Palmanova (Udine). Sul posto si sta realizzando un sottopasso stradale; in quel punto una ditta stava eseguendo lo spostamento del “monolite”, cioè la struttura portante del manufatto. Probabilmente anche a causa delle condizioni meteo – nella notte sulla pianura friulana sono cadute forti piogge – il terreno ha ceduto. I tecnici di Rfi hanno quindi disposto la chiusura a titolo precauzionale della linea. I treni che da Cervignano vanno a Udine vengono sostituiti con autobus, mentre i convogli in partenza da Udine vengono deviati lungo la linea Gorizia-Ronchi Nord-Cervignano.

9.33 – A Milano ancora interrotta la Metro2 in via precauzionale.

9.15 – La protezione civile dell’Emilia Romagna ha attivato la scorsa notte la fase di preallarme per la piena del bacino dei fiumi Uniti, in Romagna. Il provvedimento riguarda il Montone, il Bidente, il Rabbi ed il Ronco, e interessa poco meno di una ventina di comuni tra le province di Ravenna e Forlì-Cesena. Sono possibili – spiega l’allerta – “allagamenti di aree limitrofe ai corsi d’acqua con potenziale interessamento di abitazioni, cantieri e attività”.

8.38 – L’Anas rende noto che, a causa dello straripamento del fiume Topino per le forti precipitazioni atmosferiche, sulla strada statale 3 via Flaminia da questa notte è provvisoriamente chiuso lo svincolo di Valtopina (km 164,300) in provincia di Perugia, sia in entrata che in uscita, in entrambe le direzioni. Anas segnala inoltre che, sempre in provincia di Perugia, sulla strada statale 75 Centrale Umbra è stata riaperta al traffico la rampa di uscita dello svincolo per la strada statale 3 Via Flamini (km 25.4), in direzione Fano, precedentemente chiusa a causa dell’allagamento di un sottopasso, a Foligno. Infine, è stata riaperta anche l’uscita dello svincolo di ”Branca” sulla strada statale 219 di Gubbio e Pian d’Assino nel comune di Gubbio (km 7.3), precedentemente chiusa a causa dell’allagamento di un sottopasso.

ore 8.23 – Il maltempo sta causando forti disagi in Ciociaria con numerosi interventi dei vigili del fuoco. La zona più colpita é quella del Cassinate dove si é verificato un violento temporale accompagnato da forte vento. Numerosi gli alberi abbattuti sulle strade, diversi gli allagamenti. Un fulmine in serata si é abbattuto sul tetto di un’abitazione a Pignataro Interamna causando alcuni danni. I vigili del fuoco sono impegnati con tre squadre a Cassino e dintorni. Colpita dal maltempo anche l’area nord del Frusinate, con alberi finiti sulle strade e caduta massi.

ore 8.20 – Quattro corsi d’acqua sono monitorati dalla Protezione civile in Toscana. Si tratta del Cecina tra le province di Pisa e Livorno, del Cornia sempre nel Livornese, e dell’Albegna e del Pecora nel Grossetano. Ma, si spiega dalla Protezione civile regionale, al momento sono in calo. Nelle prossime ore è prevista ancora pioggia in Toscana, non più a carattere diffuso come accaduto nella giornata di ieri, ma localizzato.

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