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Smantellata una rete di spacciatori in Abruzzo | Il capo è un 60enne aiutato dai suoi sette figli

Una vasta operazione contro il narcotraffico – denominata “Prince” – è stata condotta stamani dai finanzieri del Gico a L’Aquila, Teramo, Pescara, Chieti, Avezzano, Ancona, Pesaro, Macerata, Ascoli Piceno e Bari.

Le Fiamme Gialle hanno eseguito 27 ordinanze, di cui 17 in carcere, 2 agli arresti domiciliari e 8 con l’obbligo di firma presso la Polizia Giudiziaria. Le accuse sono di associazione a delinquere finalizzata al traffico e detenzione illeciti di sostanze stupefacenti.“L’indagine – spiega la Guardia di Finanza – ha consentito di disarticolare un clan malavitoso formato principalmente da appartenenti alla famiglia di etnia rom Di Giorgio, da anni stanziale nella cittadina di Giulianova ove si è affermato, lottizzando quasi integralmente le principali piazze di spaccio. Il clan nel quartiere Annunziata, ove l’attività era più redditizia, utilizzava una vasta rete di ‘vedette’ per segnalare eventuali ingressi di forze dell’ordine”.

L’associazione a delinquere era guidata da una sessantenne – G.A. – ritenuto un personaggio di spessore nel traffico di stupefacenti. Al suo fianco sette figli e alcuni minorenni.

Le indagini della Guardia di Finanza sono state orientate anche a ricostruire il profilo economico-finanziario dell’organizzazione, al fine di aggredire i patrimoni illecitamente accumulati. Tale azione di intelligence, allo stato, ha consentito di sottoporre a sequestro preventivo beni per un valore di circa 100.000 euro.

Redazione

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