M5S, fuori i deputati Artini e Pinna | La Rete vota per l’espulsione

di Redazione

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M5S, fuori i deputati Artini e Pinna | La Rete vota per l’espulsione

| giovedì 27 Novembre 2014 - 14:48

Espulsi dal M5S i deputati Massimo Artini e Paola Pinna. La loro cacciata è stata sottoposta al voto del web, che si è concluso alle 19. Il risultato è stato poi pubblicato sul blog: “Ha votato sì il 69,8%, pari a 19.436 voti. Ha votato no il 30,2%, pari a 8.382”.

Alla base del procedimento nei confronti degli esponenti pentastellati la “violazione, da troppo tempo, del codice di comportamento sulla restituzione di parte dello stipendio”.

“Nel Movimento 5 Stelle le regole vengono prima di ogni cosa ed è inaccettabile che la cittadina deputata Paola Pinna non faccia bonifici sul fondo per il microcredito da quasi un anno, al contrario di tutti gli altri parlamentari che hanno restituito una media di 50mila euro a testa”, queste le accuse a Paola Pinna.

L’altro deputato invece, secondo il blog, “da gennaio ha applicato un sistema di rendicontazione personale dove mancano all’appello 7mila euro – prosegue il post con l’invito al voto -. Nonostante i solleciti del capogruppo e dello staff ad attenersi alle regole, come potete verificare, il cittadino deputato Artini continua a non utilizzare il portale online per le rendicontazioni e quindi a non restituire i rimborsi spese”.

“Chi non restituisce parte del proprio stipendio viola il codice di comportamento dei cittadini parlamentari M5S, impedisce in questo caso a giovani disoccupati di avere ulteriori opportunità di lavoro oltre a tradire un patto con chi lo ha eletto. Un comportamento non ammissibile in generale, ma intollerabile per un portavoce del M5S”.

“Quanto apparso poco fa sul blog di Grillo è falso – si difende Pinna – per non parlare di quella che è una vera e propria sospensione dello stato di diritto. Il sondaggio sull’espulsione è una violazione delle regole perché non passa dall’assemblea, perché si danno informazioni false e perché c’è solo una versione”. “Non è vero che mi son tenuta i soldi ma ho versato la parte prevista a Fondo di garanzia per le Pmi e Caritas”, conclude la deputata.

“Le dichiarazioni sulla mia rendicontazione sono false e del tutto tendenziose”. Le fa eco il deputato M5S Massimo Artini che su Facebook replica al “post pubblicato sul blog gestito dalla Casaleggio Associati” che definisce “fornitore di servizi informatici che oggi si diletta a pronunciare editti privi di ogni fondamento”.

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