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Yara, nessuna traccia nel furgone di Bossetti | I Ris concludono le analisi sui veicoli dell’uomo

Sul furgone di Massimo Bossetti non c’è alcuna traccia riconducibile a Yara Gambirasio. Lo dice la relazione conclusiva dei Ris di Parma sui veicoli di proprietà dell’uomo in carcere da sei mesi per l’omicidio della tredicenne, appena consegnata al pm Letizia Ruggeri.

I tecnici hanno smontato il furgone Iveco Daily cassonato verde chiaro e la sua Volvo V40 sequestrati a luglio, e hanno controllato tutto, senza però trovare alcuna traccia utile alle indagini.

Dal momento dell’arresto Bossetti si è sempre dichiarato innocente.

Nelle scorse settimane si era registrata una “spaccatura” nella difesa di Bossetti. Uno dei legali, Silvia Gazzetti, aveva rimesso il suo mandato parlano di “inconciliabili posizioni rispetto a quelle espresse dal collega nell’ambito del collegio difensivo, in ordine all’adeguata condotta e alla linea difensiva da sostenere nella piena tutela degli interessi dell’indagato”.

È stata fissata al 25 febbraio l’udienza davanti alla Cassazione in cui si discuterà la richiesta di scarcerazione di Massimo Bosetti. L’avvocato Claudio Salvagni (la sua collega Silvia Gazzetti ha rinunciato al mandato nei giorni scorsi) ha presentato ricorso alla Suprema Corte dopo che i giudici del Tribunale del Riesame di Brescia e prima ancora il gip di Bergamo avevano negato la libertà a Bossetti.

Redazione

Si24 è un quotidiano online di cronaca, analisi, opinione e approfondimento, fondato nel 2013 e con sede a Palermo. Il direttore responsabile ed editore è Maria Pia Ferlazzo.

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