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Ismal, il bambino rapito in Veneto dal padre | Online sue fotografie con i miliziani dell’Isis /FT

“Sono sicura, quel bambino è mio figlio”: a parlare è Lidia Solano Herrera, la mamma cubana di Ismal David Mesinovic, il piccolo di 3 anni di cui non si hanno più avuto notizie da un anno e che la donna è convinta di averlo riconosciuto in una foto assieme a un combattente dell’Isis.

La madre lo ha confermato nei giorni scorsi durante la trasmissione AnnoUno su La7, nel corso della quale è stato trasmesso il reportage realizzato da Pablo Trincia in cui il giornalista e Lidia, alla ricerca del bambino, si sono spinti sino a 500 metri dal confine con la Siria.

Per la donna, quel bambino con la felpa nera e la fascia dei combattenti mostrato nelle foto è sicuramente Ismal, il cui padre, Ismar Mesinovic, aveva deciso di lasciare Belluno il novembre dello scorso anno per diventare un miliziano. Qualche mese dopo la fuga, in una fotografia diffusa online è apparso il suo cadavere.

Da allora non si hanno più tracce del piccolo Ismal: le uniche notizie sono arrivate dai parenti bosniaci di Ismar, che hanno fatto sapere a Lidia che il bimbo sta bene. L’ultimo sms risale allo scorso mercoledì ed è stato inviato da un amico macedone del padre, Munifer Kalameleski, anch’esso fuggito dalla provincia di Belluno per arruolarsi.

Poi spuntano online su un sito jihadista quelle immagini, sulle quali stanno indagano i carabinieri del Ros di Padova, che ritengono “più che verosimile” che si tratti dello stesso bambino.

Redazione

Si24 è un quotidiano online di cronaca, analisi, opinione e approfondimento, fondato nel 2013 e con sede a Palermo. Il direttore responsabile ed editore è Maria Pia Ferlazzo.

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