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Sos della Blue Sky, a bordo 970 migranti | Guardia Costiera: “Poteva essere un’ecatombe”

Poteva essere un’ecatombe, evitata grazie all’intervento degli uomini della Guardia Costiera e della Marina Militare. Ieri una nave al largo di Corfù, la Blue Sky ha lanciato un allarme. All’inizio le notizie erano frammentarie, si parlava di persone armate, i numeri erano provvisori.

Subito si è capito però che si doveva trattare dell’ennesimo viaggio della speranza compiuto per mare: gli scafisti si erano dati alla fuga dopo aver lasciato ai profughi un telefono satellitare con il quale chiedere aiuto.

Quando la nave è entrata in acque italiane immediatamente è scattata l’operazione di soccorso. Come ha riferito il portavoce della Guardia Costiera, sulla nave c’erano ben 970 persone, per lo più siriane, e l’imbarcazione aveva il motore bloccato, senza che nessuno lo stesso manovrando. Solo l’intervento di sei uomini della Guardia Costiera, che sono stati verricellati sulla nave,  è riuscito ad evitare quella che poteva essere una catastrofe.

La nave infatti poteva finire contro gli scontri: il bilancio delle vittime poteva essere esorbitante. Secondario ma non meno significativo, sarebbe potuto essere il disastro ambientale.

Dopo l’attracco a Gallipoli, in Puglia, diverse persone sono state ricoverate in ospedale.

Redazione

Si24 è un quotidiano online di cronaca, analisi, opinione e approfondimento, fondato nel 2013 e con sede a Palermo. Il direttore responsabile ed editore è Maria Pia Ferlazzo.

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