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Guerra all’Isis, seimila militanti uccisi | Colpito anche il 50% dei massimi capi

Nella guerra all’Isis dal Pentagono arrivano cifre decisamente incoraggianti. Stando alle fonti ufficiali statunitensi sarebbero 6 mila i militanti uccisi tra Siria e Iraq grazie all’utilizzo dei circa 2.000 raid aerei a disposizione per questa operazione militare.

Sul territorio, sono stati sottratti all’Isis 700 chilometri quadrati di terra. Tra i bersagli colpiti e abbattuti, a quanto pare, si contano anche il 50 per cento circa dei massimi capi del gruppo terroristico estremista.

A dare i numeri ufficiali dell’operazione infatti è stato l’ambasciatore americano in Iraq, Stuart Jones nel corso di un’intervista ad Al Arabiya. “Sono stati anche distrutti – ha aggiunto con orgoglio – oltre un migliaio di mezzi dei combattenti jihadisti solo in Iraq”.

Anche il segretario di Stato americano, John Kerry, ha parlato, durante la conferenza stampa che ha chiuso il vertice internazionale di Londra, dell’impegno degli Usa nella lotta all’Isis, sottolineando quanto sia stato fatto ma anche quanto ancora ci sia da fare. Kerry ha infatti ammesso come il compito sia “difficile e non ci sono scorciatoie”.

Ha anche confermato che ci sono alcune cose che la coalizione deve fare meglio, come ad esempio tagliare le finanze ai jihadisti. Ha infine concluso che il pericolo di queste frange estremiste “non è solo in Iraq e Siria ma è a livello globale. Serve quindi una risposta globale”.

Redazione

Si24 è un quotidiano online di cronaca, analisi, opinione e approfondimento, fondato nel 2013 e con sede a Palermo. Il direttore responsabile ed editore è Maria Pia Ferlazzo.

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