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Estorsione a sfondo sessuale su internet | Denunciate due persone a Rimini

Una chat di incontri era diventata una trappola per un riminese di 35 anni, diventato vittima di quella che gli inquirenti hanno definito una “sex-torsion”, cioè un’estorsione a sfondo sessuale. È il primo caso scoperto in Italia. Dopo aver ceduto due volte al ricatto, il giovane ha denunciato tutto alla polizia che ha individuato e denunciato due calabresi di 37 e 32 anni.

Il trentacinquenne aveva cominciato a chattare con una ragazza conosciuta su un sito di incontri;  si faceva chiamare Belen e lo aveva convinto, attraverso una video-chat, a mostrarsi in esibizioni pornografiche.

Le performance erotiche della vittime sono però state registrate dalla provocatrice che ha immediatamente cambiato il tono delle conversazioni e, con l’aiuto di un complice, ha ricattato il giovane riminese: se non avesse pagato, avrebbero diffuso le immagini ai suoi amici su Youtube e su Facebook.

Terrorizzato dalla minaccia, il giovane ha pagato una prima somma di 220 euro, ma la ricattatrice ha richiesto un altro pagamento di 160 euro che la vittima ha pagato nuovamente.

Il ragazzo, però ha anche denunciato i fatti alla polizia postale, che è risalita ai due estorsori. Nelle loro case, gli agenti hanno trovato le carte sulle quali confluivano i proventi dell’estorsione ed il materiale informatico utilizzato per le connessioni in video-chat. I due risultano essere autori seriali di questi crimini.

Redazione

Si24 è un quotidiano online di cronaca, analisi, opinione e approfondimento, fondato nel 2013 e con sede a Palermo. Il direttore responsabile ed editore è Maria Pia Ferlazzo.

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