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Approvato in Cdm il decreto antiterrorismo | “È reato combattere al fianco dei jihadisti”

Il consiglio dei ministri ha approvato il decreto legge contenente le nuove misure antiterrorismo a un mese esatto dalla strage di Parigi. Il ministro dell’Interno Angelino Alfano ha riferito al termine del Cdm di un provvedimento “molto importante che ha stabilito una serie di nuove regole molto dure e molto serie in linea con le norme internazionali di contrasto al terrorismo, anche di matrice religiosa”.

Il decreto individua “nuovi reati” e introduce “la reclusione da tre a sei anni per chi si arruola in organizzazioni terroristiche e per chi supporta i foreign fighters, da 5 a 10 anni per i cosiddetti lupi solitari. Andare a combattere all’estero in sostanza diventa reato”. Il ministro ha poi aggiunto che “sono 15 i sospettati di legami con organizzazioni terroristiche espulsi dal Paese”. Infine saranno da attribuire più poteri ai prefetti per le espulsioni.

Le norme antiterrorismo hanno in più “rafforzato e potenziato l’operazione ‘strade sicure’, siamo passati  –  ha precisato Alfano – da 3  mila militari a 4.800 militari a presidio delle città, 1.800 per i siti sensibili, abbiamo raddoppiato il numero dei militari impegnati nella terra dei fuochi e altri 600 militari saranno utilizzati per l’Expo”.

E il ministro della Difesa, Roberta Pinotti, “con più di 500 tra forze di terra e aeronautica, complessivamente, l’Italia è tra i Paesi europei quello che ha l’impegno più significativo nella coalizione anti Isis. La Germania partecipa con 100 militari”. E ancora: “Abbiamo previsto 280 tra addestratori e consiglieri militari e poi c’è tutto il personale dell’Aeronautica”.

Redazione

Si24 è un quotidiano online di cronaca, analisi, opinione e approfondimento, fondato nel 2013 e con sede a Palermo. Il direttore responsabile ed editore è Maria Pia Ferlazzo.

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