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Decreto legge con le norme antiterrorismo: c’è la firma del presidente Mattarella

Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha firmato il decreto legge che contiene le nuove norme antiterrorismo e il rifinanziamento delle missioni internazionali. Il Parlamento avrà ora due mesi di tempo per convertire il provvedimento in legge. Il Movimento 5 Stelle ha chiesto lo spacchettamento delle norme sulle missioni da quelle sul terrorismo.

Il decreto di 21 articoli è stato varato, dopo aver considerato “la straordinaria necessità ed urgenza” delle misure, “anche alla luce dei recenti gravissimi episodi verificatisi all’estero”. Il riferimento è agli attentati di Parigi che hanno dato una decisa accelerazione al pacchetto, pensato già lo scorso anno dopo l’emergere della minaccia Isis.

Il provvedimento punta a colpire le nuove modalità con cui si manifesta la minaccia, in modo particolare foreign fighters e lupi solitari. Crea così una fattispecie di reato per punire i combattenti che si recano nei teatri di guerra (foreign fighters): le pene vanno da 3 a 6 anni di reclusione. Anche chi organizza i viaggi rischia la stessa pena, che viene aumentata “se il fatto è commesso attraverso strumenti informatici o telematici”.

Prevista anche una stretta sulla propaganda via web, strumento chiave dell’Is e delle altre formazioni jihadiste. I providers, su richiesta dell’autorità giudiziaria, dovranno oscurare i siti che inneggiano al terrorismo. Al ministero dell’Interno sarà mantenuto un elenco aggiornato dei siti jihadisti.

Il testo punta anche a rafforzare l’intelligence. Aumentate le garanzie funzionali degli 007 che potranno usare un nome falso in procedimenti penali, “quando sia necessario mantenerne segreta la reale identità nell’interesse della sicurezza della Repubblica o per tutelarne l’incolumità”. C’è poi il coordinamento delle inchieste sul terrorismo che vengono incardinate presso la Direzione nazionale antimafia. Chi la dirige diventerà Procuratore nazionale antimafia ed antiterrorismo.

Oltre alle novità normative, il dl potenzia l’impiego dei militari nelle città (passati da 3.000 a 4.800) a vigilanza degli obiettivi sensibili, con una spesa di 29,6 milioni di euro per il 2015. Metà di queste risorse (14,8 milioni di euro) sono state recuperate tramite una corrispondente riduzione delle disponibilità del Fondo asilo. L’altra metà mediante una riduzione delle dotazioni finanziarie del ministero della Difesa. E’ invece la società Expo a stanziare i 7,2 milioni di euro necessari per l’impiego di un ulteriore contingente di 600 militari dal 15 aprile all’1 novembre per le esigenze di sicurezza del sito dove si svolgerà l’Expo.

Redazione

Si24 è un quotidiano online di cronaca, analisi, opinione e approfondimento, fondato nel 2013 e con sede a Palermo. Il direttore responsabile ed editore è Maria Pia Ferlazzo.

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