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Eternit, chiesto il rinvio a giudizio per Schmidheiny

La procura di Torino ha chiesto il rinvio a giudizio per l’imprenditore svizzero della Eternit, Stephan Schmidheiny. L’accusa è di omicidio volontario aggravato per la morte da amianto, tra il 1989 e il 2014, di 258 persone. Lo ha reso noto il pm Guariniello commentando le motivazioni della sentenza di prescrizione della Cassazione.

“Accolte finalmente le nostre richieste”: queste le parole dell’avvocato Ezio Bonanni, presidente dell’Ona e legale di parte civile nel processo Eternit bis, dopo che la procura di Torino ha chiesto il rinvio a giudizio. “Finalmente c’è di nuovo la possibilità per tutte le vittime di poter avere giustizia. Ci costituiremo parte civile, sia come associazione sia nell’interesse delle parti offese. Continueremo anche le attività di assistenza e di azione innanzi la Corte europea per i diritti dell’Uomo e innanzi al Tribunale civile, per la precedente dichiarazione di prescrizione, in quanto la sentenza non è condivisibile e perché comunque c’è il rischio che anche questa ulteriore azione di legalità e giustizia sia vanificata. Mi auguro ed auspico che il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, mantenga l’impegno di costituire lo Stato come parte civile – afferma Bonanni -, in ogni caso noi chiederemo la condanna dello Stato anche come responsabile civile”.

Redazione

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