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Isis, Jihadi John era uno dei “London boys” | Pensò al suicidio per sfuggire agli 007 inglesi

Al suicidio ha scelto la militanza attiva nell’Isis. Il tagliagole di Isis, il 27enne londinese Mohamed Emwazi (più noto come Jihadi John) nel 2010 stava pensando di suicidarsi. Era pronto al passo estremo perché non sopportava più le pressioni e la sorveglianza continua – ma del tutto inutile alla fine – del controspionaggio britannico, l’Mi5.

> ECCO IL VOLTO DI JIHADI JOHN

È quanto riferisce il Mail on Sunday secondo il quale Emwazi avrebbe confessato in una mail datata 14 dicembre 2010 la sua esasperazione e la pulsione suicida a Robert Verkaik, giornalista del Mail, cui raccontò che si sentiva come “a dead man walking” (letteralmente ‘un morto che cammina’, ossia una persona senza futuro).

“Talvolta mi sento un ‘dead man walking’ ma non temo che possano essere gli 007 dell’Mi5 ad uccidermi. Piuttosto temo che un giorno io possa prendere le pillole necessarie per dormire per sempre. Voglio solo che questa gente stia lontana da me”, scrisse Emwazi-‘Jihadi John’.

Il Mail on Sunday rivela anche che, prima di diventare “Jihadi John”, il boia dell’Isis, il britannico Mohamed Emwazi faceva parte di una cellula dormiente di Al Qaeda, i “London boys”, che pianificava di compiere attentati in Gran Bretagna su ordine di Osama Bin Laden. Oltre a Emwazi facevano parte del gruppo altri tre giovani addestrati in un campo di Al Qaeda in Somalia.

Redazione

Si24 è un quotidiano online di cronaca, analisi, opinione e approfondimento, fondato nel 2013 e con sede a Palermo. Il direttore responsabile ed editore è Maria Pia Ferlazzo.

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