Due morti a causa del maltempo in Italia /VD| Esplode una condotta di metano a Teramo

di Redazione

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Due morti a causa del maltempo in Italia /VD| Esplode una condotta di metano a Teramo

| venerdì 06 Marzo 2015 - 10:19

Ancora morti a causa del maltempo in Italia. Antonio De Carolis, un 70enne di Magliano dei Marsi (L’Aquila), ha perso la vita dopo una caduta dal tetto della propria abitazione mentre riparava le tegole spostate dalle violente raffiche di vento. L’uomo, forse proprio a causa del vento, ha perso l’equilibrio precipitando da un’altezza di circa 8 metri.

E in Toscana Silvano Signorini, di 48 anni, è morto e la sua compagna, di 42, è stata ricoverata in gravissime condizioni per le esalazioni di monossido di carbonio. Il fatto è avvenuto a Casore del Monte, sulle colline Pistoiesi, una zona senza elettricità a causa di una tempesta di vento. La coppia ha acceso un gruppo elettrogeno. Le esalazioni del generatore di corrente hanno ucciso anche i cinque cani che erano con loro.

Il vortice depressionario che da due giorni sta flagellando il Centrosud causando nei giorni scorsi altri tre morti, continua a stazionare nel basso Tirreno, tra Campania, Calabria e Sicilia, causando ancora forti disagi con forti piogge e raffiche di vento. La Protezione Civile valuta criticità rossa per rischio idraulico sul bacino del Basso Fortore in Puglia, criticità arancione per rischio idraulico e idrogeologico su Abruzzo, Basilicata e gran parte del Molise. Criticità gialla su Marche, restanti zone del Molise e della Puglia e su Sicilia settentrionale.

Circa 250 mila persone, residenti in 103 comuni abruzzesi, sono senza corrente elettrica da almeno 27 ore. “La situazione è tragica”, ha detto l’assessore alla Protezione civile della Regione Abruzzo, Mario Mazzocca. Intanto nelle Marche una valanga ha isolato la frazione Foce del comune di Montemonaco (Ascoli Piceno).

Una frana, dovuta alle intense piogge di queste ultime ore, ha provocato a Mutignano di Pineto, vicino a Teramo, lo smottamento di una condotta del gas metano e di un traliccio dell’alta tensione: la scintilla dei cavi elettrici ha innescato un’esplosione e l’incendio della tubazione di proprietà. Il fuoco era visibile a chilometri di distanza. Le fiamme avrebbero distrutto una casa in costruzione e provocato leggeri danni a una seconda, i cui abitanti hanno dovuto ricorrere alle cure dell’ospedale di Atri. I tecnici della Snam hanno interrotto il flusso di metano nella condotta, i vigili del fuoco, polizia, carabinieri, personale del 118 e il sindaco di Pineto, Roberto Verrocchio. Il bilancio è di otto feriti, trasferiti all’ospedale di Atri, in provincia di Teramo. Quattro, tra cui un bambino di dieci anni, sono stati ricoverati, gli altri sono in stato di choc. La Procura di Teramo ha aperto un fascicolo di inchiesta per l’esplosione.

Sulla base dei fenomeni previsti e in atto, è stata valutata per venerdì criticità rossa per rischio idraulico diffuso sulla pianura marchigiana meridionale. Criticità arancione per rischio idraulico, invece, sul resto delle Marche e su alcuni settori di Abruzzo, Molise e Puglia. Sono in criticità arancione per rischio idrogeologico i settori orientali dell’Umbria e centrale del Molise, i restanti settori di Abruzzo e Molise e i settori occidentali settentrionali della Sicilia.

Sempre per venerdì è stata valutata criticità gialla per rischio idrogeologico nel resto della Sicilia, in Calabria, su gran parte della Puglia, in Basilicata, Campania, Lazio, sul resto del Molise e dell’Umbria e su alcuni settori dell’Umbria e Emilia Romagna. Infine sono in criticità gialla per rischio idraulico alcuni settori dell’Emilia Romagna e della Puglia.

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