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Omicidio Nemtsov, si segue la pista cecena | Cinque arrestati, un sesto si è ucciso

La pista cecena è ormai quella seguita dagli investigatori russi per l’omicidio di Boris Nemtsov. Altre due persone sono state arrestate nella Repubblica meridionale dell’Inguscezia. Sale così a quattro il numero dei presunti esecutori materiali dell’assassinio del leader dell’opposizione. I fermati sarebbero collegati ai due uomini fermati venerdì: anche loro ceceni, uno dei due è il fratello minore di Gubashev.

Sono quattro le persone arrestate: Anzor Gubashev, dipendente di una società per la sicurezza privata a Mosca, Zaur Dadaev, per dieci anni vice comandante del battaglione “Sever” del ministero degli interni ceceno, Rustam Yusupov, anche lui un membro dello stesso battaglione e un fratello minore di Gubarev, Shagid.

Un altro ceceno sospettato per l’omicidio si è fatto esplodere a Grozny prima di essere catturato dalla polizia. L’uomo ha utilizzato una granata dopo essere stato accerchiato in un appartamento della capitale cecena. Secondo fonti investigative, il ceceno prima ha lanciato una bomba contro gli agenti, senza causare feriti, poi ne ha fatta esplodere un’altra per uccidersi.

Due persone sospettate dell’omicidio dell’oppositore russo Boris Nemtsov sono stati arrestate. Lo ha detto il capo del servizio di sicurezza russo (Fsb) Alexander Bortnikov.

“Come risultato del lavoro svolto, abbiamo arrestato oggi due persone sospettate di aver commesso questo crimine”. Si chiamano Anzor Gubashev e Zaur Dadayev. “Abbiamo informato il presidente“, ha aggiumto Bortnikov.

Secondo fonti investigative Dadayev è un poliziotto che ha lavorato in Cecenia ed avrebbe prestato servizio, per circa 10 anni, nelle forze di sicurezza del ministero dell’Interno del paese russo.

Uno dei sospetti ha “confessato” al giudice Natalia Mouchnikova di aver partecipato all’omicidio di Nemtsov. Si tratta di Zaur Dadayev, l’ex poliziotto è stato incriminato dell’omicidio insieme ad Anzor Gubashev, anche lui ceceno. Gli altri si sono dichiarati innocenti. Gli altri due sono stati identificati con il solo cognome, Bakhayev ed Eskerkhanov.

Per i giudici l’omicidio sarebbe stato commesso per motivi di denaro, connesso con la rapina, l’estorsione o il banditismo: con questa accusa, che prevede l’ergastolo, è stata annunciata la convalida degli arresti dei cinque sospetti per la morte di Nemtsov.

Nemtsov, leader del partito RPR-Parnas, oppositore del presidente Putin, è stato ucciso su un ponte nel centro di Mosca con alcuni colpi di pistola Makarov sparati a bruciapelo punto venerdì scorso, mentre passeggiava con la fidanzata ucraina. Gli investigatori stanno perseguendo diverse linee di indagine, tra cui un omicidio su commissione. Il 3 marzo, Nemtsov è stato sepolto al cimitero Troyekurovo di Mosca; al suo funerale hanno assistito migliaia di moscoviti. Sul luogo dell’omicidio anche il presidente del consiglio italiano, Matteo Renzi ha deposto dei fiori, durante la sua visita nella capitale russa.

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Si24 è un quotidiano online di cronaca, analisi, opinione e approfondimento, fondato nel 2013 e con sede a Palermo. Il direttore responsabile ed editore è Maria Pia Ferlazzo.

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