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Adozioni gay, Elton John vs Dolce&Gabbana | Il cantautore: “Dovrebbero vergognarsi”

È guerra aperta tra Elton John e Dolce e Gabbana. I due stilisti sotto accusa per un’intervista a Panorama nella quale si dicevano contrari alle adozioni per le coppie gay, specialmente se sono frutto di fecondazione artificiale.

Il cantautore si è sentito attaccato visto che ha due bimbi grazie alla fecondazione in vitro e ha reagito sfogandosi contro i due stilisti su Instagram, dicendo loro di “vergognarsi”. Tra i commenti al post anche uno con la scritta “Fascist!”, pubblicato da un utente con la stessa foto e lo stesso nome di Gabbana e subito dopo scomparso.

“Come vi permettete di dire che i miei meravigliosi figli sono “sintetici”? – ha scritto Elton John sul social – Dovrebbero vergognarsi per aver puntato i loro ditini contro la fecondazione in vitro, un miracolo che ha consentito a legioni di persone che si amano, etero ed omosessuali, di realizzare il loro sogno di avere figli”. E poi ha affermato: “Non indosserò mai più nulla di Dolce&Gabbana. Il vostro pensiero arcaico è fuori tempo: proprio come le vostre creazioni di moda”.

Ad alimentare le schermaglie anche la guerra di hashtag anche su Twitter. L’ultimo in ordine di tempo #boycottEltonJohn, richiamando quello precedentemente lanciato dal cantante inglese, che invitava a boicottare i due stilisti italiani, #boycottDolce&Gabbana. L’hashtag è stato rilanciato da star della musica del calibro di Courtney Love e anche dello sport come Martina Navratilova.

Redazione

Si24 è un quotidiano online di cronaca, analisi, opinione e approfondimento, fondato nel 2013 e con sede a Palermo. Il direttore responsabile ed editore è Maria Pia Ferlazzo.

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  • La maternità surrogata è giustamente un opzione che molti non condividono, lo posso capire. Ma penso sia sbagliato giudicare male chi decide di percorrere questa strada, non tutte le donne hanno la fortuna di poter avere un bambino, quindi, perchè no!! L’anno scorso ci siamo rivolti ad un centro ucraino, il quale ci ha permesso di avere nostro figlio. E’ vero, abbiamo speso tantissimo, e non tutti possono permettersi di pagare questi importi, ma è stato un sacrificio voluto e ne è valsa la pena. Mi fa piacere leggere che anche in Europa qualcosa si muove, e che l’Ucraina resta comunque un paese piu facile da raggiungere sia geograficamente sia economicamente

  • Lascio la mia testimonianza su biotexcom che ho visitato qualche giorno fa.
    Ero pronta a qualunque delusione ma invece mi sono trovata subito bene e le mie paure sul fatto che mi sarei sentita in un luogo estraneo e lontano da casa. ...a confrontarmi con la scelta dell’ovodonazione. ... svanite subito. Ho trovato molta professionalità, sicurezza da parte del personale e precisione nelle spiegazioni. Ho pensato che ancora per un bel po i centri esteri saranno una spanna avanti rispetto all’Italia .. Ho però una tranquillità che è data anche dal fatto che ho un buon ginecologo che mi potrà seguire per la preparazione al transfert... nessuna inquietudine sui tempi di attesa. Donatrice scelta e disponibile quasi da subito...ho un gruppo sanguigno molto comune da loro! Nella sala d aspetto cerano altre coppie italiane ...
    ho capito che ultimamente puntano molto sul fresco...tanto che mi hanno proposto transfert sincronizzato come la procedura più sicura per loro... spero tanto che la fortuna pure mi assista...

  • Io sono orientata a biotexcom di Kiev per l’utero in affitto, i programmi sono di andare a Maggio direttamente sul posto per un primo incontro e poi, se possibile, provarci a settembre...
    Le recensione sembrano buone, anche il pressing legislative sembra calato, meno ostacoli del passato.

  • A settembre scorso ero al quarto mese di gravidanza, aspettavo il mio bambino, non sentendolo più muoversi, sono andata in ospedale, il mio bimbo era morto, mi hanno indotto il parto, ma successivamente si è innescata una grave emorragia, che ha portato all'asportazione dell'utero e al rischio della mia vita.
    Vi lascio immaginare il mio stato d'animo al risveglio in rianimazione.
    Il medico che mi ha operato mi ha prescritto le analisi per la predisposizione alla trombofilia ed è risultata una omozigosi per il fattore V di Leiden, causa di tutto quello che è successo a me e al mio bambino. Se mi avessero detto prima di fare queste analisi io lo avrei oggi con me, perché bastava seguire una terapia specifica durante la gravidanza.
    Ora penso alla surrogacy per avere un bimbo nostro. Abbiamo consultato questa clinica di Kiev, la Biotexcom, ci piacciono le loro condizioni ed aspettiamo di partire entro quest’anno.

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